Ma ste vacanze si decidono ad arrivare o no???? Conto i giorni che mi separano dalle tanto attese ferie, mi immagino bellamente spaparanzata sotto il sole della Sicilia, in meravigliosa compagnia, a godermi ogni istante... basta, basta, altrimenti mi viene una crisi pre-ferie!!!
Bè, che dite, ci sta come ottima consolazione, una fettina di questa squisita crostata al limone???? Io direi proprio di sì, se poi si tratta di una ricetta di uno degli chef più famosi al mondo, lo spettacolare Gordon Ramsay, allora è garantita la bontà!!!
Gordon Ramsay's Lemon Tart
Ingredienti:
pasta frolla
5 limoni
6 uova
250 gr di zucchero semolato
200 ml di panna fresca
Grattugiare finemente la scorza di 3 dei limoni in una ciotola. Tagliare a metà tutti e 5 i limoni e spremerne il succo, avendo l'accortezza di filtrarlo.
Rompere le uova in una ciotola a parte, poi unire lo zucchero semolato e mescolare con una frusta. Prendere la panna e mescolarla al succo di limone, poi mettere da parte.
Su una superficie infarinata, stendere la pasta frolla, rivestire una tortiera da 24 cm di diametro, forarla con i rebbi di una forchetta e adagiatevi sopra un foglio di carta forno, che vi permetterà di cuocerla in bianco. Adagiate sulla carta forno dei legumi secchi o del riso e infornate il fondo di frolla a 180 ° per 15 minuti.
Trascorsi 15 minuti, eliminare la carta forno e i legumi/riso e versare sulla frolla la crema preparata in precedenza.
Infornare nuovamente a 150 °C per 35/40 minuti, fino a quando la superficie della crema risulterà soda al tatto.
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- Isabel
- 23 anni, un amore smisurato per la pasticceria e per la vita. La passione mi ha spinto a mollare tutto e a fare in modo che questo diventasse il mio lavoro!!! Ora mi destreggio fra il laboratorio, la mia cucina e a volte anche quelle degli altri...senza smettere un secondo di sorridere!!! Questa è la mia pozione magica...
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Piccole pere morbide e succose, cotte in uno sciroppo piacevolmente profumato con cannella, cardamomo e pepe rosa, racchiuse in una pasta morbida, dal sapore avvolgente conferito dal cioccolato fondente che si unisce alle spezie; un gioco di profumi e consistenze in un dolce semplice ma, a mio parere, molto chic!
Tortine al cioccolato e piccole pere speziate
Per le pere sciroppate:
500 gr di acqua
500 gr di zucchero semolato
2 stecche di cannella
cardamomo (6-7 baccelli)
pepe rosa (4 bacche)
4 pere Abate piccole
Per la massa al cioccolato:
250 gr di cioccolato fondente
150 gr di burro
4 uova
65 gr di farina 00
180 gr di zucchero a velo
1 pizzico di sale
Per le pere sciroppate:
Versare in un pentolino lo zucchero e l'acqua, aggiungere le spezie e portare a ebollizione.
Nel frattempo sbucciare le pere, avendo cura di non eliminare il picciolo. Detorsolarle e adagiarle nella casseruola contenente lo sciroppo.
Abbassare la fiamma e lasciar cuocere le pere per circa 15 minuti (i tempi dipendono dalla dimensione della frutta, io non le ho fatte cuocere molto proprio perchè volevo che le pere rimanessero un po' sode!)
Scolare le pere e sistemarle su un piatto.
Per la massa al cioccolato:
Tritare grossolanamente il cioccolato e farlo sciogliere a bagnomaria.
Lavorare il burro morbido con lo zucchero a velo, ottenendo un composto cremoso. Aggiungere i tuorli, ad uno ad uno, continuando a mescolare con una frusta.
Incorporare il cioccolato fuso e successivamente la farina setacciata, infine il sale.
Montare a neve ben ferma gli albumi e unirli all'impasto, mescolando senza smontarli.
Versare il composto nei 4 anelli metallici, precedentemente imburrati. Sistemare al centro di ogni anello una pera, in piedi.
Infornare a 180 °C per 10 minuti, poi abbassare la temperatura a 160 °C per altri 15 minuti circa.
Sfornate i tortini e lasciateli raffreddare (si sgonfieranno leggermente, tutto regolare!).
Quando sono freddi, spolverateli con zucchero a velo.
Sono ottimi serviti appena tiepidi, accompagnati con un bel cucchiaio di panna montata freddissima!
Etichette: cioccolato, frutta
E rieccomi!!!!
Vi ricordate dove dovevo andare??? Bhè, sono rientrata a Milano, dopo la prima settimana di corso, con l'umore alle stelle, l'euforia galoppante e stra felice!!!
Durante la prima settimana, viene dedicato molto tempo alla teoria - origini della pasticceria, materie prime, attrezzature, norme igieniche ecc..- con una produzione limitata.
E' un sogno, davvero, ancora non ci credo! Tutti i corsisti (siamo 14) sono preparati e scattanti, abbiamo voglia di fare, di provare e riprovare, di metterci alla prova, di assaggiare e soprattutto di divertirci quanto basta!
Le giornate sono lunghe, si arriva la sera in albergo decisamente provati ma per quanto mi riguarda, è una delle esperienze più belle della mia vita!!!
Siccome sono anche un po' rimbambita, mi sono dimenticata la digitale e non ho potuto immortalare nulla (mi piangeva il cuore, mi sarei data le martellate sulle mani) ma domenica si riparte per la 2° settimana e la digitale è già in borsa!!!
Come vi dicevo, non ho ancora abbastanza materiale per potervi fornire qualche ricetta o suggerimento, però stamattina al mercato ho trovato della splendida uva fragola e ... schiacciata con l'uva sia!!!!
Schiacciata con l'uva
Ingredienti:
500 gr di farina 0
12 gr di lievito di birra
280/290 gr di acqua
5 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di malto
1 cucchiaino scarso di sale
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
700 gr di uva fragola
olio
zucchero
Per prima cosa ho preparato la pasta: ho sciolto il lievito e lo zucchero nell'acqua.
In una ciotola capiente ho versato la farina e il sale. Al centro ho versato l'acqua con lievito e zucchero, l'olio ed il malto. Ho impastato velocemente con l'aiuto di un cucchiaio di legno perchè l'impasto risulta piuttosto appiccicoso e molle.
Deve essere così, resistete e non fatevi tentare dall'aggiungere altra farina!!!
coprite con un panno e lasciate lievitare 1 ora.
Quando la pasta sarà quasi raddoppiata, ungete con un bel giro di olio una teglia rotonda da 24 cm di diametro (io ho usato una teglia di alluminio usa e getta), infarinatevi per bene le mani e prelevate 3/4 della pasta. Posizionatela sulla teglia e appiattitela, fino a coprire il fondo della teglia.
Sistemate i chicchi di uva fragola, lavata e asciugata, sulla pasta, tenendo da parte qualche chicco per la superficie della schiacciata. Giro di olio sull'uva e spolverata con 2 cucchiai di zucchero semolato. Infine sistemate la pasta rimasta sull'uva, sigillando i bordi dei due dischi di pasta. Altro giro di olio e altri 2 cucchiai di zucchero.
Infornare a 190 °C per 1 ora (io l'ho tenuta 55 minuti ed era già bella dorata)
Etichette: frutta, impasti lievitati
Con questo caldo cosa c'è di meglio di un bel gelato o di un rinfrescante sorbetto????
La mia gelatiera giaceva da circa 2 anni nel mio armadietto, ancora bella imballata e immacolata!
L'estate scorsa ho lottato con le unghie e con i denti per fare in modo che mia madre mi svuotasse un po' il freezer per poterci infilare il cestello della mia gelatiera ma ogni volta che aprivo quel coso era sempre più pieno!
L'atro giorno è scattata la minaccia: "Ma ti pare che ho la gelatiera e non posso usarla? Se entro una settimana non mi fai un buchetto inizio a lanciare bistecche e buste di minestrone dalla finestra, e se disgraziatamente colpisco qualcuno incolpo te!!! Che dici, me lo svuoti?"
Lei, allibita: "Ok però ti mangi minestrone per 10 giorni!"
Andata!
Il sacrificio è stato grande (con 40°C all'ombra) ma finalmente sono riuscita ad usarla e posso postarvi qualcosa di fresco e perfetto per combattere la calura estiva!!!!
Sorbetto al melone
700 gr di melone pulito
150 ml di acqua minerale
150 gr di zucchero (io ne ho messi 2 cucchiai colmi perchè il melone era maturo e dolcissimo!)
il succo di 1/2 limone
5 o 6 cucchiai di vodka*
*La vodka è stata una mia aggiunta, primo perchè l'alcool impedisce al sorbetto di cristallizzarsi eccessivamente e secondo perchè mi stuzzicava l'idea di una nota leggermente alcolica.
Se preferite potete tranquillamente ometterlo!
Preparare uno sciroppo con l'acqua e lo zucchero, ponendo tutto in un pentolino e portandolo a bollore, fino a farlo addensare.
Spegnere il fuoco e lasciarlo raffreddare completamente.
Frullare la polpa di melone insieme al succo di limone. Unire lo sciroppo ormai freddo e la vodka. Dare un' ultima frullata e versare il composto nella gelatiera.
Il mio sorbetto era pronto dopo circa 20 minuti.
Etichette: frutta, gelati e sorbetti
Dopo quasi 1 mese di latitanza rieccomi qui...pensavate di esservi liberati definitivamente di me eh?!? bhe, a dire la verità, mi era passato in testa il pensiero di chiudere il blog, a causa di varie vicende che mi avevano un po' buttato a terra...
E invece no!!! Per me questo angolino significa molto, posso dedicarmi del tempo e condividere ricette e pensieri con persone che dedicano anche solo un attimo del loro tempo al mio blog...Grazie davvero!
Mi sono concessa una settimana di mare, in Sicilia, con l'intenzione di rilassarmi e godermi un po' di sole...ma oserei dire che più che una vacanza è stata una tragedia!
Sarebbe troppo lungo e noioso il mio racconto, quindi taglio corto e vi illustro il mio ultimo esperimento, per ricominciare in grande stile!
Piccola premessa: il papà del mio ragazzo possiede un piccolo orto in cui crescono anche delle meravigliose e profumatissime rose! Qualche tempo fà il mio ragazzo si presenta con due di queste splendide rose...allungo il nasino per sentirne il profumo e rimango a bocca aperta; tutte le rose che mi sono state donate in vita mia non sapevano assolutamente di niente, zero assoluto, neanche un vago accenno di profumo! Quando ho sentito il profumo di quelle rose sono rimasta incantata, con gli occhi sgranati; qui la grande scoperta...le rose profumano (e brava, che scoperta, forse solo quelle che regalavano a me non avevano nulla a che fare con le vere rose!).
Decido che devo catturarne il profumo, non posso farle appassire senza poter godere ancora di questa meraviglia...mi metto all'opera:
- inizio a staccare ogni singolo petalo, li lavo accuratamente sotto l'acqua corrente, non troppo perchè ho la certezza che non vi è stata spruzzata alcuna schifezza chimica;
- li metto nel mortaio, aggiungo 2 cucchiai colmi di zucchero e inizio a pestare il tutto;
- ottengo una pappetta rosso porpora che verso in un pentolino;
- aggiungo un bicchiere e mezzo di acqua e porto ad ebollizione;
- quando vedo che il tutto inizia a prendere la consistenza di uno sciroppo, spengo il fuoco e verso lo sciroppo in 2 barattoli di vetro perfettamente sterilizzati, filtrando il tutto attraverso un colino.
Chiudo i barattoli, li capovolgo, li copro e li lascio riposare per 1 settimana in cantina!
Dopo 1 settimana lo sciroppo è pronto per essere utilizzato, io ho deciso di utilizzarlo per sciroppare delle pere Coscia (quelle piccoline) ma può avere svariati impieghi: aromatizzare macedonie, sorbetti, creme, gelati, biscotti... insomma ci si può divertire un pochetto!!!
Intanto vi mostro le foto delle pere sciroppate... Deliziose!!!
Etichette: esperimenti, frutta
Buongiorno!!! Se dovete ancora smaltire canditi, frutta secca o disidratata, avanzi delle feste natalizie insomma, questa è la ricetta che fa al caso vostro... si tratta di una torta, una sorta di fruitcake, che però rimane leggermente umido. Ha conquistato un po' tutti, infatti è stata spazzolata in una giornata!!!
Friutcake alla mia maniera.
Ingredienti per l'impasto:
180 gr di burro a temperatura ambiente
170 gr di zucchero di canna
200 gr di farina
200 gr di mandorle con la pellicina
4 uova
3 cucchiai di miele
un pizzico di sale
la frutta:
250 gr di fichi secchi
200 gr di albicocche disidratate
100 gr di uvetta sultanina
100 gr di uva del Cile
100 gr di arancia candita
200 gr di canditi misti (le ciliegie sono indispensabili)
una stecca di vaniglia
250 gr di acqua calda
1 bicchierino di rum
La frutta: tagliate tutta la frutta a pezzetti e riponetela in una ciotola capiente munita di coperchio, coprite con l'acqua calda e il rum. Incidete la bacca di vaniglia, prelevatene i semi e inserirli nella ciotola. Mettere anche il baccello. Chiudete bene la ciotola e agitate un po', in modo da far mescolare tutta la frutta.
Lasciate macerare per tutta la notte, riponendo la ciotola in frigo o comunque in un luogo fresco.
Il giorno dopo preparate l'impasto della torta: Accendere il forno a 150 °C.
Lavorare il burro morbido e lo zucchero con uno sbattitore, unite le uova, una alla volta, il miele, le mandorle, la farina setacciata ed infine un pizzico di sale.
mescolate il tutto con una spatola ed unite delicatamente la frutta e il succo in cui ha riposato.
Amalgamare bene e versare l'impasto in una tortiera da 24 cm di diametro, imburrata ed infarinata (io ho utilizzato uno stampo a cerniera, che facilita di gran lunga la vita).
Infornare (forno statico) per 1 ora e 20 minuti . Io l'ho fatta cuocere per 1 ora e qualche minuto, ho provato ad infilare la lama del coltello ed era cotta. Consiglio, trascorsa 1 ora di cottura, di controllare perchè i tempi possono variare da forno a forno.
Di recente mi sta succedendo una cosa strana: quando vado a fare la spesa, rimango imbambolata per lungo tempo davanti agli scaffali, mi perdo ammirando le vagonate di prodotti che giacciono su di essi, immaginandomi cosa potrei preparaci...vedo che la gente mi guarda stranita, pensando magari che io sia una terrorista che sta solo decidendo dove piazzare l'ordigno, ma non riesco a non farlo! Quel che è peggio è che mi capita spessissimo di comprare cose senza sapere cosa potrei farmene...questo è quello che mi è successo quando, davanti al banco dell'ortofrutta, ho visto i mandarini cinesi!! Che carini, così piccoli e colorati (come i bambini insomma), profumati e un po' inusuali...mi hanno conquistata insomma (mamma mia come sono facile da conquistare) ho riempito un sacchettino e me li sono portati a casa! Poi, a mente lucida, mi son detta: "e mò che ci faccio???"...alla fine li ho canditi, ma ancora sto decidendo che farci...
Kumquat (mandarini cinesi) canditi
Ingredienti:
125 ml di acqua
100 gr di zucchero
40 gr di glucosio
300 gr di mandarini cinesi
Ho lavato bene i mandarini e li ho tagliati a metà, eliminando gli eventuali noccioli.
In una pentola a fondo spesso ho messo acqua, zucchero e glucosio e, a fuoco moderato, ho aspettato che spiccasse il bollore.
Appena l'acqua inizia a bollire, versate i mandarini, mescolando con un cucchiaio di legno.
Lasciar candire, a fuoco medio, per 10/15 minuti, girando di tanto in tanto.
Quando i mandarini diventano belli lucidi tirarli fuori con una schiumarola e adagiarli su un piatto, separando ogni pezzetto. così si asciugheranno perfettamente senza appiccicarsi fra loro.
Si conservano in frigorifero (sinceramente non so per quanto tempo).
Appena si sono raffreddati li ho assaggiati... sono buonissimi anche così! Ho fatto bene a farmi conquistare...
Se si vogliono conservare a lungo, si possono mettere in barattoli di vetro coperti con lo sciroppo di cottura, chiudendo bene i tappi e capovolgendo i barattoli, fino a completo raffreddamento. Quando si sono raffreddati, riporli in un luogo fresco.
Buongiorno! Oggi post velocissimo e ricettina altrettanto veloce da preparare ma di grande soddisfazione per il palato. Ottima a colazione o con un buon tè durante il pomeriggio. In realtà la ricetta base è quella di una torta soffice alla panna, che avevo trovato nel web moltissimo tempo fa, non ricordo di chi sia (non mi scrivo mai la fonte) ma è buonissima. L'ho arricchita con delle mele e cannella, in modo da ottenere una sorta di torta rovesciata!
Torta rovesciata improvvisata.
Ingredienti:
Per l'impasto:
250 g farina
3 uova
250 g zucchero
250 ml panna liquida fresca
2 cucchiaini di cannella
½ bustina di lievito
Inoltre:
5/6 mele Golden tagliate a dadini
zucchero di canna
Per l'impasto della torta:
Montare le uova con lo zucchero finchè non diventano gonfie e soffici; unire la panna e, poco alla volta, la farina setacciata con il lievito; aggiungere la cannella e mescolare bene. Tenere da parte.
In una tortiera foderata con carta forno ho versato un po' di zucchero di canna, in modo da ottenere uno strato uniforme. Ho sovrapposto i dadini di mela cercando di non lasciare buchi per non permettere all'impasto di scendere, coprendole durante la cottura. Versarvi sopra l'impasto e infornare a 175°C per 45/50 minuti. Togliere la torta dal forno, attendere una decina di minuti per farla intiepidire, successivamente "scaravoltarla" sul piatto da portata, togliendo delicatamente la carta forno. In superficie rimarranno così tutte le mele caramellate e sotto la pasta morbida della torta!
Etichette: frutta, torte sofficiose
Se è vero che una mela al giorno toglie il medico di torno perchè non far di un semplice frutto uno snack goloso e sfizioso?!?! Io adoro le mele, soprattutto le Golden, riesco a mangiarne 3 o 4 al giorno...
Sfogliando le meravigliose pagine de" Il grande libro di Alain Ducasse - Dessert", prezioso omaggio del mio ometto, sono rimasta colpita da queste chips di mela, presentate come decorazione di un fantastico dolce al bicchiere. Leggo velocemente la ricetta (ci sono di quelle cose secondo me non fattibili in una normale cucina di casa) e penso: "dai sembra stranamente troppo semplice...speriamo che non prendo fuoco io, il libro e tutta la cucina!".
Mi metto al lavoro...e questo è il risultato!
Ottime da sgranocchiare, golose nello yogurt o come decorazione di piccoli dessert al cucchiaio...iunsomma divertitevi un po' e provatele!
sciroppo di zucchero a 30° Baumè q.b.*
mele golden q.b.
*i gradi Baumè vengono utilizzati per stabilire la concentrazione di zuchhero in un liquido. Per preparare uno sciroppo a 30° Baume si deve porre in un casseruola 1 litro di acqua con 1 kg e 350 gr di zucchero, arrestando la cottura appena lo sciroppo inizia a bollire.
Per le chips di mela:
Lavare molto accuratamente le mele, privarle del torsolo con un leva-torsoli e affettarle a fettine sottili e immergerle nello sciroppo per 1 ora. Scolarle e disporle su una teglia rivestita con carta forno. Infornare a 80°C finchè non saranno croccanti (circa 1 ora e mezza).
Credo non sia necessario presentare questa ricetta con tanti giri di parole... chi di voi non conosce Pierre Hermé??? Ritengo che sia un guru della pasticceria, per capire le sue ricette ho addirittura imparato il francese (quello prettamente gastronomico intendiamoci) da sola... Questa tarte tatin è semplicemente meravigliosa, presa dal libro "Larousse des Desserts de Pierre Hermé", vi consiglio vivamente di provarla...l'ho preparata per mio padre, un uomo molto viziato che fa colazione solo ed esclusivamente se gli si porta il caffè con un dolcetto preparato in casa...cosa non si fa per tenersi stretti gli uomini!!!!Mia madre, un po' per mancanza di tempo e un po' per scarsa fantasia, ha lasciato il testimone a me e io, volentierissimo, uso mio padre come cavia (però non diteglielo!)...vi dico solo che stamattina si è letteralmente attaccato alla torta, rischiando di fare anche tardi al lavoro...
Tarte Tatin de Pierre Hermè
Ingredienti per la pasta: 250 gr di farina - 125 gr di burro freddissimo - 100 ml di acqua fredda (a me ne è servita un po' meno) - 1 pizzico di sale
Preparare la pasta, impastando farina, sale e burro e infine aggiungere l'acqua. Formare una palla con l'impasto ottenuto e far riposare in frigo almeno 30 minuti.
Inoltre: 1,5 kg di mele (io ho usato le golden) - 200 gr di zucchero semolato - 130 gr di burro.
Sbucciare le mele e tagliarle a metà, eliminando il torsolo. Rivestire una tortiera con carta forno. In una padella far caramellare lo zucchero. Quando inizia a prendere colore, spegnere il fuoco e aggiungere il burro a pezzetti (attenzione perchè schizza!!!). Versare il caramello nella tortiera e disporre le mele con la parte centrale rivolta verso l'alto (insomma con la parte cicciotta verso il basso). Infornare per circa 20 minuti a 180 °C. Tirare fuori dal forno e, mentre le mele si intiepidiscono, stendete la pasta, formando un cerchio con diametro uguale a quello della tortiera. Appoggiate la pasta sulle mele e infornate ancora per 15-20 minuti. Quando sarà cotta, prima di girarla sul piatto da portata, aspettate che si raffreddi un po', in modo che il carammello si solidifica quanto basta per non colare dea tutte le parti.
Etichette: frutta, Pierre Hermè, torte
Finalmente riesco a postare qualcosa!!! Ovviamente l'università mi sta ciucciando anche il sangue (perdonate la finezza) ma non rinuncio al piacere di preparare una cosetta dolce per addolcire le giornate di chi amo (compresa la mia pancia ovviamente)! Questa ricetta l'ho scovata in un blog inglese ma come al solito mi sono dimenticata di segnarne il nome!!! Una cosa l'ho segnata però: è una ricetta di Nigella Lawson. Il risultato mi ha colpita: ero scettica sulla cottura delle banane in forno perchè non avevo mai provato prima! Devo ricredermi, questa tortina è profumatissima e la dolcezza della banana è accompagnata dalle note amare del cioccolato fondente... senza tirarla troppo per le lunghe Isaaa...provatelo!!!! Ah dimenticavo, le dosi sono in cup, io faccio il possibile per convertirle nel modo più preciso!!
Banana Bread di Nigella Lawson
2 1/4 cup di farina 00 (450 gr)
2 cucchiaini di lievito
1 cucchiaino raso di bicarbonato
1 cucchiaino raso di sale
1 cup di burro morbido (200 gr)
1 cup di zucchero (200 gr)
4 uova grandi
5 banane medie, pulite e frullate
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
100 gr di cioccolato a pezzetti
Preriscaldare il forno a 180 C°. Imburrate uno stampo da plumcake ed infarinatelo.
In una ciotola, con l'aiuto delle fruste elettriche, lavorare il burro con l,o zucchero fino ad ottenere una crema chiara, Aggiungere le uova, una alla volta e continuare a sbattere fino a quando le uova non si sono completamente amalgamate. Aggiungere la vaniglia e le banane frullate. A questo punto spegnete le fruste. Setacciare la farina con il lievito, il sale ed il bicarbonato e unirli al composto, aiutandovi con un cucchiaio di legno. Unite infine il cioccolato e mescolate bene il tutto, versate nello stampo ed infornate a 180 C° per 40 minuti circa. Vale comunque la prova stecchino!!!!
Quando piove e le giornate sono grigie, non amo uscire! Durante la settimana mi tocca per forza di cose ma nelle domeniche uggiose mi piace stare al calduccio, racchiusa dalle mura domestiche e in compagnia della mia famiglia! Ovviamente è d'obbligo la preparazione di un dolcetto per la merenda... la cosa che amo di più è il profumo che si diffonde per tutta la casa, le preparazioni rustiche e veloci che sprigionano tutto il sapore della semplicità. E nessuno guarda se è bella, fotogenica e ordinata...tutti socchiudono gli occhi e, sorridendo, ti dicono che è buonissima e profumatissima! Come "il sabato del villaggio" questa è la mia "domenica di casa".
per il crumble:
70 gr di burro
50 gr di zucchero semolato
30 gr di zucchero di canna
70 gr di farina
un pizzico di sale
un'abbondante spolverata di cannella
Per la torta:
4 mele golden di medie dimensioni
370 gr di farina
2 cucchiaini di lievito
un pizzico di sale
un cucchiaino abbondante di cannella
la buccia grattugiata di 1 limone
90 gr di burro morbido
2 uova grandi
100 gr di yogurt bianco magro (io ho messo tutto il vasetto 125 gr)
Preriscaldare il forno a 180°C e rivestire con carta forno una teglia da 26 cm di diametro.
Per il crumble: lavorare tutti gli ingredienti per ottenere un composto "bricioloso", che metteremo in frigo fino al momento del suo utilizzo.
per la torta: sbucciare le mele e tagliarle a piccoli dadini, bagnare con il succo di 1/2 limone e tenere da parte.
In una ciotola setacciare la farina con il lievito, aggiungere il sale e la cannella e la buccia di limone.
In un'altra ciotola, con l'aiuto delle fruste elettriche, lavorare il burro con lo zucchero fino a quando non sarà diventato cremoso. Aggiungere 1 uovo alla volta, facendo incorporare all'impasto il primo prima di aggiungere il successivo. Spegnere le fruste, aggiungere lo yogurt e gli ingredienti secchi. Amalgamare il tutto con una spatola e versare il composto nella tortiera. Disporre sull'impasto i dadini di mela e successivamente spolverare con il crumble.
Infornare per 50/55 minuti.
Etichette: frutta, torte, torte sofficiose
Questa volta il nome di questo dolce non lo scrivo in inglese perchè fa più stile ma semplicemente perchè è una ricetta di un librettino che mi sono regalata da poco, scritto in lingua inglese!!!
In realtà non è altro che una torta con composta di prugne, ricoperta da un crumble al cocco!
Con le prugne che mia madre si ostina a comprare, pur sapendo che arrivano da qualche cella frigorifera e si meraviglia del fatto che non sappiano di nulla, ho preparato una specie di composta profumata al rum, in sostituzione della marmellata che invece era prevista nella ricetta.
Assaggiando questi deliziosi dolcetti, la mia mente ha iniziato a sfogliare fra le pagine di un'estate che sembra ormai così lontana, ma di cui è rimasto vivo un meraviglioso ricordo...
Passiamo alla ricetta...
Plum & macaroon slice
Ingredienti:
per la base
100 gr di burro
80 gr di farina
185 gr di farina
1 uovo
1/2 cucchiaino di lievito
per la composta:
10/12 prugne scure
2 cucchiai di rum
3 cucchiai colmi di zucchero di canna
per il crumble:
100 gr di burro
80 gr di zucchero di canna
270 gr di cocco disidratato (io ne ho usati 150 gr perchè 270 gr mi sembravano davvero eccessivi)
40 gr di farina
2 uova piccole
1/2 cucchiaino di lievito
Preparate la composta: lavare bene le prugne, sbucciarle, privarle del nocciolo e tagliarle a tocchetti. Metterle in un pentolino con lo zucchero di canna e, a fuoco dolce, farle leggermente caramellare. Quando inizieranno a diventare "cremose" sfumare con il rum e lasciarlo evaporare, alzando leggermente la fiamma, Cuocere la composta per circa 15/20 minuti o fino a quando le prugne non si saranno quasi completamente disfatte.
Nel frattempo preparare la base: lavorare con un cucchiaio di legno il burro e lo zucchero, aggiungere l'uovo e la farina setacciata insieme al lievito. Impastare fino ad ottenere un impasto simile alla frolla. Foderate con carta forno una teglia quadrata 20x20. Stendere la pasta ad uno spessore di 1/2 cm e foderarvi la teglia. Bucherellare la pasta ed infornare 20 minuti a 180 °C (io non l'ho ricoperta con fagioli secchi o riso per mancanza di tempo ma comunque la pasta si è dorata leggermente senza gonfiarsi o fare danni). Deve leggermente dorarsi.
Per il crumble: lavorare il burro con lo zucchero, utilizzando le fruste elettriche. Spegnere le fruste e aggiungere le uova, il cocco e la farina con il lievito. Mescolare il tutto con un cucchiaio per amalgamare tutti gli ingredienti.
A questo punto, dopo aver fatto cuocere la base, versate su di essa la composta di prugne e ricopritela con il crumble al cocco. Infornate nuovamente a 180 °C per 20/25 minuti.
Quando il dolce avrà terminato la sua cottura, tiratelo fuori dal forno e lasciatelo raffreddare prima di rimuoverlo dalla teglia perchè rischiereste di fare un pasticcio. Quando è freddo, trasferirlo su un piatto, rimuovendo la carta forno e porzionatelo a trancetti.
In una tipica giornata autunnale milanese, mi è venuta voglia di preparare questo dolcetto, semplice e coccoloso, da gustare necessariamente in compagnia di amici, dopo una cena in assoluto relax... è ottimo se mangiato appena tiepido! E poi se proprio la dobbiamo dire tutta è anche light. Quindi mi unisco anche io alla raccolta delle ricette light di Manu, che ringrazio per la bellissima ma soprattutto utile iniziativa!!!!
Clafoutis alle mele e cannella
60 gr di zucchero
50 gr di farina
2 uova grandi
230 ml di latte scremato
2 mele
1 cucchiaino colmo di cannella
Sbucciare le mele e tagliarle a pezzettini.
In una ciotola sbattere leggermente le uova. Aggiungere lo zucchero, il latte e la farina, continuando a mescolare per evitare che si creino dei grumi. Infine incorporare la cannella e le mele a pezzettini.
Versare il composto in 4 stampini individuali da soufflè o in una teglia di ceramica, avendo cura di riempire lo stampo solo fino a 2/3 della sua capacità (altrimenti vi ritroverete con un clafoutis bello gonfio e dorato ... ma sul fondo del forno! Non ridete dai...io non credevo che esplodesse in questa maniera). Infornate a 180 °C per 10/12 minuti se utilizzate degli stampini piccoli o per 25 minuti per un'unica pirofila.
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E rieccoci!!! Per iniziare la settimana con il giusto spirito e un pizzico di allegria ho preparato questa tortina, che in realtà è il prodotto della mia inguaribile improvvisazione; Infatti, scoprendo questa fantastica raccolta, ho deciso di partecipare ma non mi andava di copiare la ricetta da un libro o dall'infinità di riviste di cucina che invadono la mia casa (poi ne ho talmente tante che valla a trovare la ricetta di una torta di mele...), così ho fatto di testa mia e questo è il risultato...
My personal apple tart (in inglese fa più stile)
Ingredienti:
per la base:
250 gr di farina 00
120 gr di zucchero
130 gr di burro freddo a pezzetti
2 tuorli piccoli (1 se le uova sono molto grandi)
per la crema*:
300 ml di latte intero
2 tuorli
60 gr di zucchero
20 gr di fecola di patate
3 cm di stecca di vaniglia
per la finitura:
3 mele golden
un po' di zucchero semolato
mandorle in granella
*la crema che ho ottenuto è praticamente una crema pasticcera con l'unica differenza che è meno densa, direi semi liquida. Io la trovo perfetta per la realizzazione di crostate che ne prevedono la cottura in forno perchè rimane comunque cremosa mentre la pasticcera in forno tende a diventare un po' "mattonella".
Per prima cosa ho preparato la pasta frolla: in una ciotola lavorare velocemente il burro e lo zucchero, incorporare la farina e, con la punta delle dita, incorporarla al burro in modo da ottenere tante bricioline. Aggiungere i 2 tuorli e impastare. Formare una palla e coprire la frolla con pellicola trasparente. Farla riposare in frigo per almeno 30 minuti.
Mentre la frolla riposava beatamente, ho preparato la crema: ho inciso la bacca di vaniglia e ne ho estratto i semi; li ho messi nel latte insieme al baccello stesso, poi ho scaldato il latte in un pentolino, senza fargli prendere bollore. In un'altra ciotola ho sbattuto i tuorli con lo zucchero e la fecola di patate, ho aggiunto il latte a filo senza smettere di mescolare; ho poi rimesso il tutto sul fuoco fino al raggiungimento del bollore, sempre mescolando. Appena accenna il bollore spegnere il fuoco e versare la crema in una ciotola di vetro per farla freddare. Coprire con pellicola trasparente per evitare che si formi quella crosticina antipatica e sgradevole.
Ho ripreso la pasta, lo stesa con il mattarello e ci ho foderato uno stampo da crostata con diametro 28 cm. Ho disposto un foglio di carta forno sulla frolla, ho ricoperto con del riso ed infornato a 175 °C per 20 minuti. Dopo 20 minuti, togliere il riso e la carta forno e far cuocere ancora per una decina di minuti. Quando la pasta si è leggermente dorata, tiratela fuori dal forno e lasciatela intiepidire leggermente.
Nel frattempo ho sbucciato ed affettato le mele, molto sottili.
Ho versato la crema sulla frolla, ho disposto le fettine di mela in maniera ordinata e ho spolverato con un bel po' di zucchero e la granella di mandorle. Infine ho fatto dorare ancora 10 minuti la torta in forno, sempre a 175 °C, giusto il tempo di far fare un po' di crosticina.
Il risultato??? Una crostata sottile ma friabilissima, delicata e dolce, profumata e semplice! Stavolta ci ho azzeccato...
Ringrazio di cuore Essenza di Vaniglia, per questa meravigliosa raccolta e per la possibilità che gentilmente mi ha dato di partecipare!!!
Era da un po' che avevo in mente questa ricettina. Ieri, passeggiando per il mercato, mi metto alla ricerca...oh neanche l'ombra di un fico scuro, tutti verdino pallido tendente al giallo!!Trovo una bancarella con dei fichi quasi simpatici (4 euro al chilo) e ne compro un po'. Torno a casa e già metà li devo buttare perche mi si sono trifolati nella busta...che belle soddisfazioni!!! Però la tortina è riuscita gran bene, la cremina di mandorle è delicata, in contrasto con la notevole dolcezza dei fichi (menomale)...Buona Buona!!!
Crostata frangipane ai fichi
per la base sablée:
170 gr di farina
115 gr di burro tagliato a pezzetti
40 gr di zucchero
1 uovo
1/2 bustina di zucchero a velo vanigliato
5 gr di sale
per la crema frangipane:
80 gr di mandorle senza la buccia
65 gr di zucchero
70 gr di burro a temperatura ambiente
1 uovo
1 tuorlo (conservate l'albume)
20 gr di farina
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
per la finitura:
5/6 fichi (secondo me meglio scuri)
* io li ho utilizzati con tutta la buccia perchè era molto sottile ed erano sani, però se preferite sbucciateli.
Preparate la base mescolando la farina con lo zucchero, lo zucchero vanigliato ed il sale. Fate un incavo al centro e mettetevi il burro e l'uovo. Impastate tutto molto velocemente e formate un panetto. Avvolgetelo nella pellicola e riponetelo in frigo per almeno 1 ora.
Nel frattempo preparate la crema frullando le mandorle e lo zucchero fino a quando non si siano ridotte in polvere. Aggiungere il burro e frullare ancora. Unire l'uovo, il tuorlo, la vaniglia e frullare. Infine trasferite il tutto in una ciotola e incorporate la farina, mescolando con un cucchiaio di legno.
Riprendete la pasta dal frigo, stendetela e foderateci uno stampo da crostata con i bordi un po' altini perchè la crema tende a gonfiare in cottura. Bucherellate la pasta con i rebbi di una forchetta, coprite con un foglio di carta forno e poneteci su dei pesi (io utilizzo il riso).
Infornate per 20 minuti a 180 °C. Trascorsi 20 minuti, sfornare, togliere il riso e la carta forno, spennellare la pasta con l'albume che era stato messo da parte e infornate ancora 2 minuti per fare asciugare bene l'uovo. Tirate fuori dal forno e lasciate intiepiodire per una decina di minuti.
Infine affettate i fichi, stendete la cremina sulla base, disponetevi i fichi in modo ordinato ed infornate per altri 25/30 minuti, fino a quando la crema acquisterà un bel colorino dorato e si sarà gonfiata almeno il doppio.
Io la conservo in frigo per via dei fichi, ho paura che inacidiscano subito!
A presto, Isabel!
Dovete sapere che, in casa mia, la cucina è la stanza più vissuta e trafficata. Oltretutto mia madre non è ancora riuscita, dopo così tanto tempo, a capire che siamo solo in tre (mia sorella è andata da poco a convivere) e continua a cucinare per una decina di persone!!!! Però l'importante è divertirsi no?!?
Comunque, tutto questo per dirvi che spesso e volentieri mi "sentirete parlare" di pomeriggi passati in cucina, o con mia madre o con mia sorella, a combinare pasticci!!!
Ma veniamo alla ricettina di oggi, una tortina ipercalorica ma ipergoduriosa che abbiamo preparato io e la mia sorellina stamattina!!!! La ricetta non è farina del mio sacco ma l'ho rubata alla mitica Cavoletto, con l'unica differenza che, per comodità, ho utilizzato delle pesche sciroppate.
La trascrivo pari pari, segnalando la mia modifica e mostrandovi il nostro risultato:
pesche bianche 4
zibibbo 200 ml
zucchero 100 gr
acqua 100 ml
Per l'impasto da crostata:
farina 175 gr
burro 125 gr
zucchero 25 gr
tuorlo 1
acqua fredda 2 cucchiai
sale una presa
1 albume (per spennellare la base)
Per il ripieno:
burro 150 gr
100 gr di mandorle senza la pellicina
80 gr di nocciole tostate
100 gr di zucchero
3 uova
la buccia grattugiata di mezzo limone
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Preparare l'impasto: sbriciolare il burro, freddo e tagliato a pezzettini piccoli, con la farina, lo zucchero e il sale, con la punta delle dita, fino a quando tutto il burro non sia stato assorbito dal composto secco (otterrete dei piccoli grumi). Versare sulla spianatoia, aggiungere, in mezzo, il tuorlo e l'acqua e impastare velocemente. Avvolgere nella pellicola e far riposare in frigo 1 ora.
Preparare le pesche: lavarle e tagliare ogni pesca in 8 spicchi, scartando il nocciolo. In un pentolino portare a ebollizione il vino con lo zucchero, il succo di limone l'acqua. Abbassare il fuoco, aggiungere le pesche e lasciar bollire per 5-6 minuti (le pesche devono giusto sbollentare un po', non spappolarsi). >Con la schiumarola tirare su le pesche, poi far bollire il liquido finchè si sarà ridotto a un quarto, diventando denso e sciropposo (ci vorranno 10 minuti). Tenere tutto da parte. ****
Riprendere l'impasto e stenderlo a 2 mm. Foderare uno stampo da crostata (se è tondo di diametro 24 cm), bucherellare il fondo con una forchetta, aggiugere un foglio di carta forno, coprirla con del peso (palline da pasticceria, riso o legumi secchi) e infornare a 180 °C per circa 20 minuti o finchè l'impasto sia cotto ma non dorato. Sfornare, togliere carta e peso, spennellare la crostata con l'albume leggermente sbattuto e rimettere in forno per 2 minuti
Sfornare e lasciare intiepidire.
Preparare il ripieno: nel frullatore ridurre in polvere le mandorle e le nocciole. Tenere da parte. Nello stesso frullatore, frullare il burro a temperatura ambiente insieme allo zucchero in modo da ottenere una crema. Aggiungere poi, sempre frullando gradualmente, le 3 uova sbattute, la vaniglia, la buccia di limone ed infine la farina di mandorle e nocciole. Frullare fino ad ottenere una bella crema omogenea.
Versare la crema nella crostata, adagiarci gli spicchi di pesca, premendo un po' e infornare il tutto a 180 °C per circa 30 minuti o finchè il ripieno sarà gonfio e dorato. Sfornare, riscaldare leggermente la gelatina di Zibibbo e spennellare generosamente la torta ancora tiepida. Lasciar raffreddare il tutto e conservare in frigo prima di servire
***Noi abbiamo utilizzato una confezione di persche sciroppate, saltando quindi la preparazione delle pesche con lo Zibibbo.