12:26

Le pere sciroppate intrappolate...in un tortino!


Piccole pere morbide e succose, cotte in uno sciroppo piacevolmente profumato con cannella, cardamomo e pepe rosa, racchiuse in una pasta morbida, dal sapore avvolgente conferito dal cioccolato fondente che si unisce alle spezie; un gioco di profumi e consistenze in un dolce semplice ma, a mio parere, molto chic!

Tortine al cioccolato e piccole pere speziate
Per le pere sciroppate:
500 gr di acqua
500 gr di zucchero semolato
2 stecche di cannella
cardamomo (6-7 baccelli)
pepe rosa (4 bacche)
4 pere Abate piccole

Per la massa al cioccolato:
250 gr di cioccolato fondente
150 gr di burro
4 uova
65 gr di farina 00
180 gr di zucchero a velo
1 pizzico di sale

Per le pere sciroppate:
Versare in un pentolino lo zucchero e l'acqua, aggiungere le spezie e portare a ebollizione.
Nel frattempo sbucciare le pere, avendo cura di non eliminare il picciolo. Detorsolarle e adagiarle nella casseruola contenente lo sciroppo.
Abbassare la fiamma e lasciar cuocere le pere per circa 15 minuti (i tempi dipendono dalla dimensione della frutta, io non le ho fatte cuocere molto proprio perchè volevo che le pere rimanessero un po' sode!)
Scolare le pere e sistemarle su un piatto.

Per la massa al cioccolato:
Tritare grossolanamente il cioccolato e farlo sciogliere a bagnomaria.
Lavorare il burro morbido con lo zucchero a velo, ottenendo un composto cremoso. Aggiungere i tuorli, ad uno ad uno, continuando a mescolare con una frusta.
Incorporare il cioccolato fuso e successivamente la farina setacciata, infine il sale.
Montare a neve ben ferma gli albumi e unirli all'impasto, mescolando senza smontarli.
Versare il composto nei 4 anelli metallici, precedentemente imburrati. Sistemare al centro di ogni anello una pera, in piedi.
Infornare a 180 °C per 10 minuti, poi abbassare la temperatura a 160 °C per altri 15 minuti circa.

Sfornate i tortini e lasciateli raffreddare (si sgonfieranno leggermente, tutto regolare!).
Quando sono freddi, spolverateli con zucchero a velo.
Sono ottimi serviti appena tiepidi, accompagnati con un bel cucchiaio di panna montata freddissima!

16:51

Il folletto del buonumore...

L'amicizia, quella vera, è un dono prezioso, raro, incantevole! Io ho un'amica (sì, oltre a mia sorella e mia mamma, ho solo un'amica di cui mi fido ciecamente) che, purtroppo, a tavola è un tantino schizzinosa e ovviamente anche con i dolci; lei non mangia confetture di alcun genere, non ama la frutta, la panna non la gradisce, tra la frutta secca le piacciono solo le nocciole...insomma, preparare un dolce per lei è davvero un'impresa!
Il mio folletto del buonumore però ama tanto il cioccolato, in tutte le sue forme!
Nascono grazie a lei questi muffins, soffici, leggermente umidi all'interno, golosi, cicciottosi...
Non le dico che c'è la ricotta, già lo so, storcerebbe il naso...
Vi dico solo che nel giro di 15 minuti si è mangiata 3 muffins, raccogliendo le bricioline che cascavano sul tavolo! E il mio cuore si riempie di gioia...

A lei, il mio folletto, che in questo periodo nero, mi sta tenendo per mano, ogni giorno e mi regala sempre un buon motivo per sorridere...



Muffins al cioccolato e ricotta
Dosi per 18 muffins

Ingredienti:
220 gr di ricotta vaccina
180 gr di cioccolato fondente
80 gr di burro morbido
100 gr di zucchero
3 uova
150 gr di farina
2 cucchiaini abbondanti di lievito in polvere
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
un pizzico di sale

Accendere il forno a 170° C.
Fate fondere il cioccolato fondente, precedentemente tritato, in un pentolino posto su un bagno maria, a fuoco dolce.
Con le fruste elettriche, lavorare il burro morbido con lo zucchero, fino ad ottenere una crema omogenea. Aggiungere la ricotta, l'estratto di vaniglia e le uova, una alla volta, continuando a lavorare il composto con le fruste. Quando il composto sarà ben amalgamato e liscio, unire il cioccolato fuso, senza spegnere le fruste. A questo punto mettete da parte le fruste e unite la farina setacciata con il lievito e il sale. Mescolate per amalgamare il tutto.
Sistemate dei pirottini in una teglia per muffins. Riempire ogni pirottino con un bel cucchiaio colmo di impasto. Continuare fino ad esaurimento del composto.
Infornate per 15/20 minuti, in forno statico.

12:22

La Torta "Strappa Sorrisi"...per combattere la nevrosi!

Ebbene sì, oggi protesto!
Negli ultimi giorni avrò inviato almeno un centinaio di curriculum a tutte le pasticcerie milanesi, mi sono girata decine di negozi per consegnarli personalmente e...NIENTE!
ASSOLUTAMENTE NULLA!!!
Solo un'anima buona ha avuto l'accortezza di rispondere alla mia mail, dicendomi che per il momento sono a posto, ma in un futuro non si sa mai...
Anzi, la chicca: se telefonicamente chiedi gentilmente un indirizzo mail per inoltrare un curriculum, ti rispondono: "ma guarda, è inutile che lo mandi, tanto lo cestiniamo!"
Cosa ci fate con il mio curriculum non mi importa, potete usarlo anche per pulire i vetri, ma almeno non me lo dite... io così mi deprimo!
Ma qui scatta la vera polemica: perchè quando è una ragazza a presentarsi come una apprendista pasticcera, la domanda è sempre la stessa:"Tu lo sai vero, che il mestiere del pasticcere è molto duro? Le giornate sono pesanti, devi stare molte ore in piedi e reggere bene lo stress..."
Alla mia risposta:"guardi, a me non spaventano le lunghe giornate, sarei disposta a lavorare anche di notte!" tutti fanno la faccia di quelli poco convinti...
Mi verrebbe voglia di sottolineare che se non fossi stata davvero convinta di voler fare la pasticcera non avrei fatto tutti i sacrifici, economici e fisici, che ho fatto...
Ma porca miseria, ma nel 2010, è ancora dominante questa squallida discriminazione per le donne? Che nervi...

Insomma, per farmi tornare il buon umore, mi dovevo assolutamente mettere al lavoro...
E' così che nasce questa torta da forno, per non arrabbiarmi, per non farmi prendere dallo sconforto, per non mollare...
Me la sono pensata, studiata, immaginata e ho iniziato! Quando ho detto a mia sorella che avevo messo a punto la mia prima torta tutta da sola, lei ovviamente si offre come assaggiatrice! "Come la chiamiamo? Deve avere un nome!" Lei "non so, a me viene in mente un sorriso, è talmente buona che mette il buonumore..."
Pssss...lei non lo sa che doveva essere proprio un dolce "strappa sorriso"... da qui il suo nome!

Torta "strappa sorrisi"


Per la frolla:
250 g di farina 00
125 gr di burro
125 gr di zucchero a velo
50 gr di uova (1 uovo medio-grande)
1/4 di bacca di vaniglia
1 pizzico di sale

Per l'impasto soffice:
500 gr di latte intero
150 gr di uova
80 gr di zucchero
40 gr di farina
cannella q.b.

350 gr di ricotta
80 gr di fecola
1 albume

Marmellata di lamponi e banane (gentile omaggio di un caro compagno di accademia!!!!)

Per la folla: amalgamare zucchero a velo e burro leggermente ammorbidito. Unire l'uovo e la polpa della bacca di vaniglia. Infine incorporare la farina setacciata ed il sale. Impastare velocemente ottenendo una pasta liscia. Formare un panetto e rivestirlo con pellicola alimentare. Far riposare in frigo almeno 2 ore (o meglio una notte).
Preparare l'impasto soffice: in un pentolino far scaldare il latte intero aromatizzato con la cannella.
In una ciotola, amalgamare con una frusta le uova, lo zucchero e la farina setacciata.
Appena il latte accenna il bollore, versarlo a filo sul composto di uova, continuando a mescolare. Quando tutto il latte è incorporato, riversare il tutto nel pentolino e portare a cottura, senza smettere di mescolare. Per chi dispone di un termometro, la temperatura finale della crema dovrà essere di 82 °C, altrimenti attendere che la crema accenni il bollore e spegnere.
Versare la crema in una ciotola e lasciarla raffreddare.
Quando la crema è fredda, incorporare la ricotta, la fecola setacciata e l'albume montato a neve.

Stendere la frolla ad uno spessore di 3 mm, foderare una tortiera da 20 cm di diametro, bucherellare il fondo con una forchetta e stendere uno strato sottile di marmellata.
Versare sulla marmellata uno strato di impasto alla ricotta, in modo da rimanere sotto il bordo della tortiera di almeno 1 cm. (con queste dosi vi avanzerà un po' di impasto, con il quale potete preparare delle deliziose tortine per la colazione!)
Infornare a 200 °C per 10 minuti, poi abbassare la temperatura a 180 °C e proseguire fino a quando la superficie della torta risulta ben dorata.

09:02

Son tornata...e sono ufficialmente PASTICCERA!!

Ed eccomi lì, il giorno del diploma...ebbene sì, ho ricevuto il "diploma di pasticcera qualificata"!!! Il mio più grande sogno si è avverato, non credevo davvero di poter arrivare a dire "sono una pasticcera!" e ora lo sono...


Buongiorno!
Per prima cosa è mio dovere chiedere scusa per essermi assentata così a lungo...bhè magari non se n'era accorto nessuno, però mi è dispiaciuto moltissimo trascurare il blog per così tanto tempo!
L'accademia mi ha impegnato alla grande, vivevo una settimana a Brescia e una a Milano, avanti e indietro per 4 mesi; inoltre le giornate in laboratorio erano lunghe ed estenuanti ma inutile dire che sia stata l'esperienza più bella di tutta la mia vita!
Ho vissuto momenti indimenticabili, ho avuto l'onore di conoscere alcuni fra i più grandi Maestri Pasticceri Italiani, fra cui Massari, Achille Zoia (il re del panettone), Biasetto, Diego Crosara, Pierpaolo Magni, Eliseo Tonti, Giorilli e moltissimi altri... Da ognuno di questi grandi personaggi ho imparato moltissimo, ognuno con il suo metodo di lavoro, ognuno con la sua filosofia di vita, ognuno con il suo bagaglio culturale non indifferente, ognuno innamorato dell'Arte Pasticcera in maniera diversa, ognuno di loro ha dedicato la propria vita alla pasticceria e noi corsisti ne abbiamo colto amore e dedizione, passione e forza di volontà, pazienza e precisione!
Ho avuto modo di conoscere ragazzi meravigliosi, con cui ho condiviso successi, delusioni, momenti di gioia e altri di sconforto...tutti momenti significativi e intensi, indimenticabili!
Questa esperienza ha cambiato molto anche la mia persona, è stato un momento di crescita e di svolta nella mia vita, con non poche soddisfazioni!
Ora che sono tornata a casa mi sto dedicando alla ricerca di un lavoro, impresa non facile visto che non ho ricevuto ancora mezza proposta di lavoro (se a qualcuno dovesse interessare una pasticcera volenterosa, follemente innamorata della pasticceria, con tanta voglia di imparare e mettersi in gioco...SONO QUI!!! ehehe...tiro acqua al mio mulino!)

Eccomi, in divisa e armata di cappello, nel momento in cui ringrazio il mio angioletto custode (mia sorella) per avermi sostenuto in ogni istante, per aver condiviso con me ogni momento di gioia o di sconforto, lei che non ha mai smesso di fare il tifo per me, lei che è stata la prima persona a dirmi che era fiera di me, lei che vive i miei sogni insieme a me, sì, neanche in quelli mi lascia sola... Grazie Neka, sei meravigliosa!



Ma tornando a noi...prometto che ben presto torneranno le ricette, le foto, i discorsetti culinari e tanto altro! Intanto vorrei mostrarvi una cosetta...per la fine del corso ognuno di noi ha preparato un pezzo artistico, una torta da cerimonia con tema a scelta... ecco, questo è il mio pezzo artistico:





Ben ritrovati, davvero! Isabel