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14:47

Gordon Ramsay's Lemon Tart


Ma ste vacanze si decidono ad arrivare o no???? Conto i giorni che mi separano dalle tanto attese ferie, mi immagino bellamente spaparanzata sotto il sole della Sicilia, in meravigliosa compagnia, a godermi ogni istante... basta, basta, altrimenti mi viene una crisi pre-ferie!!!
Bè, che dite, ci sta come ottima consolazione, una fettina di questa squisita crostata al limone???? Io direi proprio di sì, se poi si tratta di una ricetta di uno degli chef più famosi al mondo, lo spettacolare Gordon Ramsay, allora è garantita la bontà!!!

Gordon Ramsay's Lemon Tart

Ingredienti:
pasta frolla
5 limoni
6 uova
250 gr di zucchero semolato
200 ml di panna fresca

Grattugiare finemente
la scorza di 3 dei limoni in una ciotola. Tagliare a metà tutti e 5 i limoni e spremerne il succo, avendo l'accortezza di filtrarlo.
Rompere le uova in una ciotola a parte, poi unire lo zucchero semolato e mescolare con una frusta. Prendere la panna e mescolarla al succo di limone, poi mettere da parte.

Su una superficie infarinata, stendere la pasta frolla, rivestire una tortiera da 24 cm di diametro, forarla con i rebbi di una forchetta e adagiatevi sopra un foglio di carta forno, che vi permetterà di cuocerla in bianco. Adagiate sulla carta forno dei legumi secchi o del riso e infornate il fondo di frolla a 180 ° per 15 minuti.
Trascorsi 15 minuti, eliminare la carta forno e i legumi/riso e versare sulla frolla la crema preparata in precedenza.
Infornare nuovamente a 150 °C per 35/40 minuti, fino a quando la superficie della crema risulterà soda al tatto.


20:48

Ci sono 40 gradi...ma il forno lo accendo lo stesso!



Caldo...caldo...caldo!!! Ma evidentemente non abbastanza da impedirmi di accendere il forno!!!
Dopo 3 minuti esatti ero già pentita di averlo fatto, ma poi mi è bastato assaggiare la deliziosa crostata che mi era costata una sauna e un paio di svarioni, per farmi pensare che in fondo avevo fatto gran bene...

Crostata con composta di mirtilli al gelsomino e crema frangipane


Per la frolla:
180 gr di farina 00
70 gr di farina di avena integrale
100 gr di zucchero semolato
140 gr di burro freddo
1 tuorlo
vaniglia
sale


Per la crema frangipane (
di Pierre Hermé)
io ho utilizzato mezza dose

250 gr. di burro a temperatura ambiente
250 gr. di zucchero a velo
250 gr. di polvere di mandorle
1 cucchiaio di maizena
3 uova intere
12 gocce di essenza di mandorla amara
300 gr. di crema pasticciera

Per la composta di mirtilli al gelsomino (da preparare il giorno prima)
250 gr di mirtilli freschi
50 gr di zucchero semolato
50 gr di acqua
qualche fiore di gelsomino (io ne ho usati 8 perchè amo il gelsomino)

Preparare la frolla procedendo nel modo classico:mescolare farina 00, farina di avena integrale, zucchero e sale. Incorporare con la punta delle dita il burro freddo, tagliato a tocchetti. Quando l'impasto sarà "bricioloso", unire il tuorlo d'uovo.
Mescolare velocemente fino ad ottenere una pasta soda. Copritela con la pellicola e riponetela in frigo per 2 ore.

Preparare la crema frangipane:
In una ciotola, lavorare il burro fino a renderlo cremoso.
Aggiungere lo zucchero a velo, la polvere di mandorle, la maizena, le uova e l'essenza di mandorla amara.
Coprire la ciotola con pellicola e mettere la crema in frigorifero, se non si utilizza subito.

Per la composta:
Preparare uno sciroppo con l'acqua e lo zucchero, lasciandolo sobollire fino a quando si addensa.
Lasciarlo intiepidire leggermente e mettervi a bagno i fiori di gelsomino, lasciandoli in infusione per tutta la notte.
Il giorno seguente passare lo sciroppo al colino, in modo da eliminare fiori e impurità.
Versarlo in un pentolino dal fondo spesso e unirvi i mirtilli. Lasciar cuocere fino a quando i mirtilli iniziano a disfarsi. Spegnere e versare la composta in una ciotola per farla raffreddare. Riporre in frigorifero fino al momento dell'utilizzo.

Assemblaggio:
Stendere la pasta frolla e rivestire una tortiera da 28 cm di diametro.
Stendere uno strato di composta di mirtilli sul fondo di frolla e terminare versando la crema frangipane. Cospargere con mandorle a lamelle e infornare a 170 °C forno ventilato per 35/40 minuti.

12:22

La Torta "Strappa Sorrisi"...per combattere la nevrosi!

Ebbene sì, oggi protesto!
Negli ultimi giorni avrò inviato almeno un centinaio di curriculum a tutte le pasticcerie milanesi, mi sono girata decine di negozi per consegnarli personalmente e...NIENTE!
ASSOLUTAMENTE NULLA!!!
Solo un'anima buona ha avuto l'accortezza di rispondere alla mia mail, dicendomi che per il momento sono a posto, ma in un futuro non si sa mai...
Anzi, la chicca: se telefonicamente chiedi gentilmente un indirizzo mail per inoltrare un curriculum, ti rispondono: "ma guarda, è inutile che lo mandi, tanto lo cestiniamo!"
Cosa ci fate con il mio curriculum non mi importa, potete usarlo anche per pulire i vetri, ma almeno non me lo dite... io così mi deprimo!
Ma qui scatta la vera polemica: perchè quando è una ragazza a presentarsi come una apprendista pasticcera, la domanda è sempre la stessa:"Tu lo sai vero, che il mestiere del pasticcere è molto duro? Le giornate sono pesanti, devi stare molte ore in piedi e reggere bene lo stress..."
Alla mia risposta:"guardi, a me non spaventano le lunghe giornate, sarei disposta a lavorare anche di notte!" tutti fanno la faccia di quelli poco convinti...
Mi verrebbe voglia di sottolineare che se non fossi stata davvero convinta di voler fare la pasticcera non avrei fatto tutti i sacrifici, economici e fisici, che ho fatto...
Ma porca miseria, ma nel 2010, è ancora dominante questa squallida discriminazione per le donne? Che nervi...

Insomma, per farmi tornare il buon umore, mi dovevo assolutamente mettere al lavoro...
E' così che nasce questa torta da forno, per non arrabbiarmi, per non farmi prendere dallo sconforto, per non mollare...
Me la sono pensata, studiata, immaginata e ho iniziato! Quando ho detto a mia sorella che avevo messo a punto la mia prima torta tutta da sola, lei ovviamente si offre come assaggiatrice! "Come la chiamiamo? Deve avere un nome!" Lei "non so, a me viene in mente un sorriso, è talmente buona che mette il buonumore..."
Pssss...lei non lo sa che doveva essere proprio un dolce "strappa sorriso"... da qui il suo nome!

Torta "strappa sorrisi"


Per la frolla:
250 g di farina 00
125 gr di burro
125 gr di zucchero a velo
50 gr di uova (1 uovo medio-grande)
1/4 di bacca di vaniglia
1 pizzico di sale

Per l'impasto soffice:
500 gr di latte intero
150 gr di uova
80 gr di zucchero
40 gr di farina
cannella q.b.

350 gr di ricotta
80 gr di fecola
1 albume

Marmellata di lamponi e banane (gentile omaggio di un caro compagno di accademia!!!!)

Per la folla: amalgamare zucchero a velo e burro leggermente ammorbidito. Unire l'uovo e la polpa della bacca di vaniglia. Infine incorporare la farina setacciata ed il sale. Impastare velocemente ottenendo una pasta liscia. Formare un panetto e rivestirlo con pellicola alimentare. Far riposare in frigo almeno 2 ore (o meglio una notte).
Preparare l'impasto soffice: in un pentolino far scaldare il latte intero aromatizzato con la cannella.
In una ciotola, amalgamare con una frusta le uova, lo zucchero e la farina setacciata.
Appena il latte accenna il bollore, versarlo a filo sul composto di uova, continuando a mescolare. Quando tutto il latte è incorporato, riversare il tutto nel pentolino e portare a cottura, senza smettere di mescolare. Per chi dispone di un termometro, la temperatura finale della crema dovrà essere di 82 °C, altrimenti attendere che la crema accenni il bollore e spegnere.
Versare la crema in una ciotola e lasciarla raffreddare.
Quando la crema è fredda, incorporare la ricotta, la fecola setacciata e l'albume montato a neve.

Stendere la frolla ad uno spessore di 3 mm, foderare una tortiera da 20 cm di diametro, bucherellare il fondo con una forchetta e stendere uno strato sottile di marmellata.
Versare sulla marmellata uno strato di impasto alla ricotta, in modo da rimanere sotto il bordo della tortiera di almeno 1 cm. (con queste dosi vi avanzerà un po' di impasto, con il quale potete preparare delle deliziose tortine per la colazione!)
Infornare a 200 °C per 10 minuti, poi abbassare la temperatura a 180 °C e proseguire fino a quando la superficie della torta risulta ben dorata.

21:10

Finalmente posso raccontarvelo!




Settimana scorsa un'amica di mia sorella (una ragazza meravigliosa, mamma di un bimbo stra-meraviglioso) ci invita a partecipare alla "tortiera d'Oro", un'iniziativa organizzata dall'oratorio del paese.
"Dai, che bella iniziativa, ovviamente noi ci siamo" dico a mia sorella.
Il requisito fondamentale per partecipare era che il dolce fosse cotto all'interno di una tortiera, ovviamente in forno.
Ok, dopo una giornata passata solo ed esclusivamente a pensare a cosa potevo preparare, mi viene in mente la crostata frangipane con i fichi che avevo preparato l'anno scorso.
Cerco fra le decine di libri che popolano la mia camera in cerca di una crema frangipane che faccia fare le scintille alle pupille gustative e vedo lui... il libro di Pierre Hermé.
Ovviamente ci trovo subito la soluzione.
Per la frolla decido di utilizzare la mitica ricetta di Felder, insostituibile, non ti delude mai!
Per la frutta opto per delle pesche sciroppate, avendo trovato al supermercato solo pesche insipide e un po' scolorite...menomale che arriva la stagione della frutta colorata e saporita!

Sabato mattina mi cimento nella realizzazione di questa crostata e penso" cerca almeno di sistemare le pesche in modo decente visto che non ti puoi sbizzarrire con decorazioni di glassa, panna o quant'altro (la crostata sarebbe stata tutto il pomeriggio e la sera fuori dal frigo e avrebbe dovuto fare circa 20 Km in macchina!!!!!)

Cerco di stringere... Arriviamo in oratorio, ci sono 15 torte in gara, 3 giudici di cui un pasticcere premiato a Lisbona per il "miglior dolce da viaggio", fino a 5 punti per la "prova assaggio" e fino a 3 punti per l'estetica.
Arriva il mio turno, assaggiano e io già fremo, ritiro l'attestato di partecipazione (che roba seria eh?!?) e il pasticcere mi batte le mani (mi trema la voce mentre ringrazio, ma vi rendete conto...)

Arriva il momento di premiare i primi 3 classificati: il 3° posto va alla crostata frangipane con pesche sciroppate, che però totalizza il punteggio più alto nella "prova assaggio"!!!!!!!

La torta che mi ha soffiato il 1° posto era uno zuccotto (ma non doveva essere un dolce da forno????? vabè, niente polemiche...) tutto decorato con panna montata e frutti di bosco. Io non avrei neanche potuto mettere lo zucchero a velo sulla mia crostata perchè la temperatura era intorno ai 35 °C e sarebbe arrivata a fine serata completamente spalmata sul piatto!!!!

Comunque sono contentissima, mio sono divertita, una serata semplice ma divertente, con un pizzico di emozione per i complimenti ricevuti e la soddisfazione di aver ricevuto i complimenti di un vero pasticcere!!! Ah, ho anche vinto un bellissimo vassoio in ceramica a forma di vassoio porta pasticcini...come sono contenta!!!



Passiamo alla ricetta.

Crostata frangipane con pesche sciroppate

Per la frolla:
250 gr di farina
140 gr di burro
100 gr di zucchero
1 tuorlo
1 cucchiaino di aroma vaniglia
un pizzico di sale

Per 1.2 kg di crema frangipane (ho utilizzato mezza dose)

250 gr. di burro a temperatura ambiente
250 gr. di zucchero a velo
250 gr. di polvere di mandorle
1 cucchiaio di maizena
3 uova intere
12 gocce di essenza di mandorla amara
300 gr. di crema pasticciera

Inoltre: 1 barattolo (grande) di pesche sciroppate

Preparare la frolla procedendo nel modo classico:mescolare farina, zucchero e sale. Incorporare con la punta delle dita il burro freddo, tagliato a tocchetti. Quando l'impasto sarà "bricioloso", unire l'acqua fredda e il tuorlo d'uovo.
Mescolare velocemente fino ad ottenere una pasta soda. Copritela con la pellicola e riponetela in frigo per 2 ore.

Preparare la crema frangipane:
In una ciotola, lavorare il burro fino a renderlo cremoso.
Aggiungere lo zucchero a velo, la polvere di mandorle, la maizena, le uova e l'essenza di mandorla amara.
Coprire la ciotola con pellicola e mettere la crema in frigorifero, se non si utilizza subito.

Montaggio:
Accendere il forno a 180 °C.
Stendere la frolla con un mattarello, ad uno spessore di circa 4 mm.
Foderare uno stampo da crostata del diametro di 26 cm. Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta. Coprire con un foglio di carta forno e posizionarvi sopra legumi secchi o riso.
Infornare per 20 minuti.
Sfornate la crostata, eliminate i legumi e il foglio di carta forno (con delicatezza).
Lasciate intiepidire un po', quindi versate la crema frangipane sul fondo, livellate e disponete le pesche sciroppate in maniera uniforme e un po' scenografica.
Infornate nuovamente a 180 °C per altri 25/30 minuti, fino a quando la superficie della crema inizierà a presentare un colore dorato.

10:57

Mantieni la calma!

Ormai è diventato il mio motto!
Sì perchè non me ne sta andando bene una ultimamente...
Proprio quando sembra che tutto stia prendendo la giusta piega, basta un solo attimo perchè tutto si sgretoli...
Nella mia vita si stano succedendo degli avvenimenti del tutto inaspettati, il mondo gira velocissimo e io faccio fatica a stargli dietro, appena cerco di accomodarmi è già tutto da rifare!
La mia pazienza si avvicina al limite, ma mi impongo di rimanere calma, di non andare in paranoia, perchè magari è solo un momentaccio che precede delle belle novità!
Però, in fondo al mio cuore, sento una fitta dolorosa, quella cicatrice che stava rimarginandosi piano piano, accusa ogni colpo e fa male...
Non è possibile lasciarsi andare, perchè ci sono ancora un sacco di cose da fare, da progettare, un sacco di desideri da realizzare...e allora mi ripeto:"mantieni la calma!"

Mi sento stanca, un po' svuotata...occorre un dolcetto, ora, subito!
E salta fuori lei...


Cassata infornata

Ingredienti:
Per la frolla:
500 gr di farina
200 gr di zucchero semolato
240 gr di burro
2 tuorli
1 pizzico di sale
1/2 baccello di vaniglia
4 cucchiai di acqua fredda
Per il ripieno:
800 gr di ricotta freschissima*
200 gr di zucchero
150/200 gr di cioccolato fondente a pezzetti
5 biscotti secchi
2 cucchiai di farina di mandorle

*Si dovrebbe utilizzare quella di pecora, ma nonostante io ami la ricotta, quella di pecora proprio non mi piace, quindi utilizzo sempre quella di latte vaccino, più delicata e versatile.

Per la frolla: preparare una frolla classica, impastando farina, zucchero, sale, vaniglia e burro freddo a tocchetti. Creare un impasto bricioloso con la punta delle dita, poi aggiungere i tuorli e l'acqua fredda.
Impastare velocemente fino ad ottenere un impasto omogeneo e compatto. Rivestite con pellicola da cucina e riponete in frigo per almeno 1 ora.
Intanto preparare il ripieno: setacciare la ricotta in una ciotola, con l'aiuto di un colino. Poi unire lo zucchero e il cioccolato a pezzetti. Mescolare rapidamente e riporre in frigo fino al momento dell'utilizzo.

Quando la frolla avrà riposato, dividete il panetto in 2; stendetene metà, su un piano di lavoro infarinato, creando un disco spesso 1/2 cm. Foderate uno stampo da crostata.
Sbriciolate i biscotti secchi in un mixer, mescolate con la farina di mandorle e disponete il tutto sul disco di pasta frolla con cui avete foderato la tortiera.
Prendete il ripieno e versatelo sui biscotti, livellando con la spatola.
Stendete la frolla rimasta, posizionate il disco sul ripieno di ricotta e sigillate bene i bordi della crostata. Volendo si può lucidare la superficie della frolla con un tuorlo sbattuto, pennellandolo sulla frolla, ma io preferisco non utilizzarlo.
Infornare a 180 °C per 45/50 minuti, fino a quando la superficie apparirà dorata in modo uniforme.

08:00

Frolla + crumble ... in 2 varianti!

Non vi capita mai di voler preparare qualcosa ma non avete nessuna ricetta sotto mano, di aver voglia di impastare senza sapere cosa? E a questo punto che mi ritrovo sempre con le mani sporche di uova, burro e farina, ma in realtà devo ancora decidere cosa ne verrà fuori... Questo è ciò che mi è successo ieri sera, tornata a casa tiro fuori dal frigo burro, uova, lo zucchero dalla dispensa, altre cosine e inizio...preparo la frolla, poi mi invento di sana pianta questo crumble al cocco, che non so nemmeno se si potrebbe definire tale... In mezzo, mi piacerebbe un ripieno cremoso... Insomma tra una cosa e un'altra, sono saltate fuori queste 2 crostate, che si sono rivelate un vero successo!

La versione alla ricotta:


La versione alle mele e uvetta:


Doppia crostata con 2 impasti base

Per la frolla:

250 gr di farina
120 gr di burro
100 gr di zucchero
1 tuorlo
2 cucchiai di acqua fredda
un pizzico di sale


Per il ripieno alle mele:
5 mele golden
1 pugno di uvetta
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di rum

10 biscotti secchi

per il ripieno alla ricotta:
450 gr di ricotta vaccina freschissima
4 cucchiai di zucchero semolato
cioccolato fondente tritato a piacere (riciclaggio spudorato delle uova di Pasqua)

10 biscotti secchi

Per il crumble:
150 gr di farina
80 gr di farina di cocco
50 gr di zucchero semolato
100 gr di burro

Preparare la frolla procedendo nel modo classico:mescolare farina, zucchero e sale. Incorporare con la punta delle dita il burro freddo, tagliato a tocchetti. Quando l'impasto sarà "bricioloso", unire l'acqua fredda e il tuorlo d'uovo.
Mescolare velocemente fino ad ottenere una pasta soda. Copritela con la pellicola e riponetela in frigo per 2 ore.

Nel frattempo ho preparato il ripieno alle mele: ho messo l'uvetta a bagno nell'acqua tiepida. Ho sbucciato le mele, ho eliminato il torsolo e ho tagliato a cubetti grossolani.

In un pentolino ho messo i cubetto di mele, l'uvetta sgocciolata, lo zucchero e il rum. Fiamma medio bassa, ho incoperchiato e ho lasciato cuocere per 15 minuti, mescolando di tanto in tanto. Le mele non devono disfarsi perchè poi proseguono la cottura nel forno, devono appena ammorbidirsi. Una volta terminata la cottura lasciar raffreddare.

Per il ripieno alla ricotta: Ho sgocciolato la ricotta, l'ho messa in una ciotola e l'ho schiacciata con la forchetta. Ho unito lo zucchero e il cioccolato tritato (a occhio, fino a quando ho visto che era bella ricca). Mescolata veloce e riposo in frigo fino al momento di utilizzarla.

Per il crumble: in una ciotola mescolare la farina 00, la farina di cocco, lo zucchero e infine incorporate il burro freddo, sempre con la punta delle dita. Dovrete ottenere delle briciole. Coprite la ciotola e riponete in frigo per 30 minuti.


In entrambi i casi ho steso la frolla con l'aiuto di un mattarello, ho foderato uno stampo da crostata del diametro di 26 cm, vi ho sbriciolato sopra i biscotti secchi, ho coperto il tutto con il ripieno e ho spolverato il tutto con metà del composto "bricioloso".

Ho infornato a 180°C. La versione con la ricotta ha impiegato più tempo a diventare dorata, non so come mai, ma è stata in forno 15 minuti in più rispetto alla versione con le mele, che è rimasta in forno per 45/50 minuti. Comunque il crumble e i bordi della crostata devono dorarsi e al tatto la torta deve risultare piuttosto compatta.

Zoom sulla versione alle mele:


17:23

Una mente pericolosa...

Questa idea un po' malsana e azzardata è frutto di un sabato pomeriggio tappata in casa causa maltempo... Siccome sono l'antitesi della pigrizia e dell'ozio, non sono capace di starmene buona buona sul divano al calduccio. Avevo della pasta frolla in frigorifero, avanzata da una crostata alla marmellata preparata il giorno prima, che doveva essere sbolognata degnamente... quindi è nata lei, la mia crostatina dalle sembianze un po' insolite ma con la sua dignità!!! Avevo una paura tremenda che venisse fuori un impiastro immangiabile, una robaccia dal sapore orrendo, mia madre mi guardava con un'espressione tra lo schifato e l'incredulo... "sabato prossimo esci anche con l'uragano ok????"... "va bene mamy-ridacchiando"
Personalmente, ho gradito parecchio, rimane un dolcetto comunque semplice ma goloso, dal sapore e dal profumo particolari... "il mostriciattolo del sabato pomeriggio" è garbato anche in famiglia!!!



Crostatine con arancia e miele al rosmarino.
Per la frolla (ricetta stra-collaudata di Cavoletto)
250 gr di farina
140 gr di burro
100 gr di zucchero
1 tuorlo
1 pizzico di sale

Per le fette di arancia "candite":
2 arance biologiche
100 gr di acqua
100 gr di zucchero
Per il miele profumato al rosmarino ho semplicemente scaldato 2 cucchiai colmi di miele di acacia con un rametto di rosmarino e un cucchiaio di liquore all'arancia. Ho spento dopo 2 minuti e ho lasciato in infusione il rosmarino per 5 ore.

Preparate le arance candite: In una casseruola mettete l'acqua e lo zucchero. Fate spiccare il bollore, tenendo il fuoco medio-basso. Intanto lavate bene le arance e affettatele, in modo da avere delle fette spesse poco meno di 1 cm. Quando l'acqua inizia a bollire mettete in pentola le fette di arancia, alzate un pochino la fiamma e fatele candire per 15-20 minuti (in realtà non è una vera e propria canditura, diciamo che è più una "sciroppatura"). Le arance devono rimanere ancora un po' polpose perchè poi proseguiranno la cottura in forno. Scolatele con un mestolo forato e adagiatele su un vassoio. Meglio farle riposare qualche ora prima di utilizzarle.

Preparate la frolla mescolando farina, sale, zucchero, burro freddo ed infine il tuorlo. Dopo averla fatta riposare un po' in frigo, ricavate dei dischetti, posizionateli su una teglia rivestita con carta forno, bucherellateli con i rebbi di una forchetta e spolverateli con un po' di zucchero semolato. Infornate per 5 minuti a 180 °C. Dopo la precottura, tirate fuori i dischetti, adagiate su ognuno una fetta di arancia e infornate ancora per 12/15 minuti. Sfornate e quando sono ancora tiepidi, versare un cucchiaino di miele su ogni crostatina.

13:41

La mia apple tart




E rieccoci!!! Per iniziare la settimana con il giusto spirito e un pizzico di allegria ho preparato questa tortina, che in realtà è il prodotto della mia inguaribile improvvisazione; Infatti, scoprendo questa fantastica raccolta, ho deciso di partecipare ma non mi andava di copiare la ricetta da un libro o dall'infinità di riviste di cucina che invadono la mia casa (poi ne ho talmente tante che valla a trovare la ricetta di una torta di mele...), così ho fatto di testa mia e questo è il risultato...







My personal apple tart (in inglese fa più stile)
Ingredienti:
per la base:
250 gr di farina 00
120 gr di zucchero
130 gr di burro freddo a pezzetti
2 tuorli piccoli (1 se le uova sono molto grandi)
per la crema*:
300 ml di latte intero
2 tuorli
60 gr di zucchero
20 gr di fecola di patate
3 cm di stecca di vaniglia
per la finitura:
3 mele golden
un po' di zucchero semolato
mandorle in granella

*la crema che ho ottenuto è praticamente una crema pasticcera con l'unica differenza che è meno densa, direi semi liquida. Io la trovo perfetta per la realizzazione di crostate che ne prevedono la cottura in forno perchè rimane comunque cremosa mentre la pasticcera in forno tende a diventare un po' "mattonella".

Per prima cosa ho preparato la pasta frolla: in una ciotola lavorare velocemente il burro e lo zucchero, incorporare la farina e, con la punta delle dita, incorporarla al burro in modo da ottenere tante bricioline. Aggiungere i 2 tuorli e impastare. Formare una palla e coprire la frolla con pellicola trasparente. Farla riposare in frigo per almeno 30 minuti.
Mentre la frolla riposava beatamente, ho preparato la crema: ho inciso la bacca di vaniglia e ne ho estratto i semi; li ho messi nel latte insieme al baccello stesso, poi ho scaldato il latte in un pentolino, senza fargli prendere bollore. In un'altra ciotola ho sbattuto i tuorli con lo zucchero e la fecola di patate, ho aggiunto il latte a filo senza smettere di mescolare; ho poi rimesso il tutto sul fuoco fino al raggiungimento del bollore, sempre mescolando. Appena accenna il bollore spegnere il fuoco e versare la crema in una ciotola di vetro per farla freddare. Coprire con pellicola trasparente per evitare che si formi quella crosticina antipatica e sgradevole.
Ho ripreso la pasta, lo stesa con il mattarello e ci ho foderato uno stampo da crostata con diametro 28 cm. Ho disposto un foglio di carta forno sulla frolla, ho ricoperto con del riso ed infornato a 175 °C per 20 minuti. Dopo 20 minuti, togliere il riso e la carta forno e far cuocere ancora per una decina di minuti. Quando la pasta si è leggermente dorata, tiratela fuori dal forno e lasciatela intiepidire leggermente.
Nel frattempo ho sbucciato ed affettato le mele, molto sottili.
Ho versato la crema sulla frolla, ho disposto le fettine di mela in maniera ordinata e ho spolverato con un bel po' di zucchero e la granella di mandorle. Infine ho fatto dorare ancora 10 minuti la torta in forno, sempre a 175 °C, giusto il tempo di far fare un po' di crosticina.
Il risultato??? Una crostata sottile ma friabilissima, delicata e dolce, profumata e semplice! Stavolta ci ho azzeccato...
Ringrazio di cuore Essenza di Vaniglia, per questa meravigliosa raccolta e per la possibilità che gentilmente mi ha dato di partecipare!!!

06:39

Crostata frangipane ai fichi.



Era da un po' che avevo in mente questa ricettina. Ieri, passeggiando per il mercato, mi metto alla ricerca...oh neanche l'ombra di un fico scuro, tutti verdino pallido tendente al giallo!!Trovo una bancarella con dei fichi quasi simpatici (4 euro al chilo) e ne compro un po'. Torno a casa e già metà li devo buttare perche mi si sono trifolati nella busta...che belle soddisfazioni!!! Però la tortina è riuscita gran bene, la cremina di mandorle è delicata, in contrasto con la notevole dolcezza dei fichi (menomale)...Buona Buona!!!

Crostata frangipane ai fichi

per la base sablée:
170 gr di farina
115 gr di burro tagliato a pezzetti
40 gr di zucchero
1 uovo
1/2 bustina di zucchero a velo vanigliato
5 gr di sale
per la crema frangipane:
80 gr di mandorle senza la buccia
65 gr di zucchero
70 gr di burro a temperatura ambiente
1 uovo
1 tuorlo (conservate l'albume)
20 gr di farina
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
per la finitura:
5/6 fichi (secondo me meglio scuri)
* io li ho utilizzati con tutta la buccia perchè era molto sottile ed erano sani, però se preferite sbucciateli.

Preparate la base mescolando la farina con lo zucchero, lo zucchero vanigliato ed il sale. Fate un incavo al centro e mettetevi il burro e l'uovo. Impastate tutto molto velocemente e formate un panetto. Avvolgetelo nella pellicola e riponetelo in frigo per almeno 1 ora.
Nel frattempo preparate la crema frullando le mandorle e lo zucchero fino a quando non si siano ridotte in polvere. Aggiungere il burro e frullare ancora. Unire l'uovo, il tuorlo, la vaniglia e frullare. Infine trasferite il tutto in una ciotola e incorporate la farina, mescolando con un cucchiaio di legno.
Riprendete la pasta dal frigo, stendetela e foderateci uno stampo da crostata con i bordi un po' altini perchè la crema tende a gonfiare in cottura. Bucherellate la pasta con i rebbi di una forchetta, coprite con un foglio di carta forno e poneteci su dei pesi (io utilizzo il riso).
Infornate per 20 minuti a 180 °C. Trascorsi 20 minuti, sfornare, togliere il riso e la carta forno, spennellare la pasta con l'albume che era stato messo da parte e infornate ancora 2 minuti per fare asciugare bene l'uovo. Tirate fuori dal forno e lasciate intiepiodire per una decina di minuti.
Infine affettate i fichi, stendete la cremina sulla base, disponetevi i fichi in modo ordinato ed infornate per altri 25/30 minuti, fino a quando la crema acquisterà un bel colorino dorato e si sarà gonfiata almeno il doppio.
Io la conservo in frigo per via dei fichi, ho paura che inacidiscano subito!

A presto, Isabel!

08:38

L'irresistibile dolcezza...dell'amore!

Buongiorno!!!Oggi il tempo non promette granchè...Milano sta già dando qualche accenno di autunno!!! E io mi consolo postando una ricettina prettamente estiva, una torta che preparai un mesetto fa per una coppia di amici in occasione del loro anniversario.
Si tratta di un guscio di pâte sucrée ripieno di mousse alla fragola (ricetta rubata da un meraviglioso blog che vi invito a sbirciare), ricoperta di ciliegie fresche e targhettina romantica (voi penserete "ma dove le trovo le fragole e le ciliegie a settembre????"... vabè tenetevela buona per la prossima estate!)



Ok cominciamo...

Ingredienti per la pâte sucrée:
300 g di burro a temperatura ambiente
200 g di zucchero a velo
50 g di farina di mandorle
i semini di un baccello di vaniglia
2 uova
480 g di farina 00
un bel pizzicone di sale

*Io ho la fortuna di possedere quel fantastico aggeggino che è l'impastatrice, ammetto che vi sarebbe molto utile ma chi non la possiede può tranquillamente utilizzare delle fruste elettriche!!!

Con la “K” del Kenwood, lavorare a crema il burro ammorbidito.
Aggiungere poi lo zucchero a velo, le mandorle in polvere e la vaniglia.
Successivamente unire le uova una per volta.
Rimuovere la ciotola dal Kenwood e unire la farina ed il sale, mescolando con un cucchiaio molto velocemente.
Non bisogna assolutamente lavorare troppo l’impasto.
Formare tre palle da circa 365 gr l’una, appiattirle e coprirle con la pellicola.
Lasciare riposare in frigo tutta la notte.
La pasta può restare nel frigo per 2 giorni o essere congelata per un mese, togliendola il giorno prima dal freezer e lasciandola nel frigo fino al momento di utilizzarla.
Stendere la pasta, fra due fogli di carta forno, con il mattarello.
Tenere conto che la pasta dovrà avere un diametro di 5 cm più grande rispetto al diametro dello stampo (per esempio se si fanno mini cartellette da 8 cm si ritagliano dei dischi da 13 cm). Lasciare il disco steso in frigo per altre 2 ore.
Preriscaldare il forno a 175 °C
Rivestire la teglia con la pasta, porre un foglio di carta forno su di essa e riempire lo stampo con del riso, fino all’orlo (in questo caso era necessaria la cottura in bianco, ma potete benissimo utilizzarla come una normale frolla da riempire ancora cruda ed infornare).
Cuocere dai 17 ai 25 minuti (dipende dalla dimensione dello stampo), rimuovere il riso e il foglio e cuocere per altri 3 o 5 minuti fino a quando si colora leggermente.

Per la mousse alla fragola (ricetta originale QUI):
300 g di fragole
150 g di zucchero
il succo di mezzo limone
6 g di gelatina in fogli
300 ml di panna da montare

Lavare e affettare i 300 g di fragole ed irrorarle con il succo di mezzo limone; frullarle con lo zucchero in modo da ottenere una purea molto liscia; scaldare a bagnomaria parte della purea, senza farla bollire, ammollare la gelatina in acqua fredda (5 minuti) e scioglierla nella purea calda mescolando accuratamente. Unire al resto della purea e lasciar raffreddare completamente mescolando di tanto in tanto. Quando la purea si è completamente raffreddata, montare la panna ed incorporarla delicatamente alla purea. A questo punto la mousse è pronta:l'ho versata nel guscio di pâte sucrée ormai freddo e l'ho messa in frigo a rassodare.

Per completare ho utilizzato delle ciliegie fresche tagliate a metà ed una targhetta realizzata con pasta di zucchero (I nomi sono scritti con pennarello alimentare)...ciuffetti di panna per nascondere il bordino... e via in frigo!!!!



Mi è stato riferito che è stata spazzata via in un lampo! Spero di essere stata chiara nelle spiegazioni.
Vi auguro una splendida Domenica...a presto!!!
Isabel

17:39

Crostata con crema alle mandorle e pesche




Dovete sapere che, in casa mia, la cucina è la stanza più vissuta e trafficata. Oltretutto mia madre non è ancora riuscita, dopo così tanto tempo, a capire che siamo solo in tre (mia sorella è andata da poco a convivere) e continua a cucinare per una decina di persone!!!! Però l'importante è divertirsi no?!?
Comunque, tutto questo per dirvi che spesso e volentieri mi "sentirete parlare" di pomeriggi passati in cucina, o con mia madre o con mia sorella, a combinare pasticci!!!
Ma veniamo alla ricettina di oggi, una tortina ipercalorica ma ipergoduriosa che abbiamo preparato io e la mia sorellina stamattina!!!! La ricetta non è farina del mio sacco ma l'ho rubata alla mitica Cavoletto, con l'unica differenza che, per comodità, ho utilizzato delle pesche sciroppate.
La trascrivo pari pari, segnalando la mia modifica e mostrandovi il nostro risultato:


pesche bianche 4
zibibbo 200 ml
zucchero 100 gr
acqua 100 ml
Per l'impasto da crostata:
farina 175 gr
burro 125 gr
zucchero 25 gr
tuorlo 1
acqua fredda 2 cucchiai
sale una presa
1 albume (per spennellare la base)
Per il ripieno:
burro 150 gr
100 gr di mandorle senza la pellicina
80 gr di nocciole tostate
100 gr di zucchero
3 uova
la buccia grattugiata di mezzo limone
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Preparare l'impasto: sbriciolare il burro, freddo e tagliato a pezzettini piccoli, con la farina, lo zucchero e il sale, con la punta delle dita, fino a quando tutto il burro non sia stato assorbito dal composto secco (otterrete dei piccoli grumi). Versare sulla spianatoia, aggiungere, in mezzo, il tuorlo e l'acqua e impastare velocemente. Avvolgere nella pellicola e far riposare in frigo 1 ora.
Preparare le pesche: lavarle e tagliare ogni pesca in 8 spicchi, scartando il nocciolo. In un pentolino portare a ebollizione il vino con lo zucchero, il succo di limone l'acqua. Abbassare il fuoco, aggiungere le pesche e lasciar bollire per 5-6 minuti (le pesche devono giusto sbollentare un po', non spappolarsi). >Con la schiumarola tirare su le pesche, poi far bollire il liquido finchè si sarà ridotto a un quarto, diventando denso e sciropposo (ci vorranno 10 minuti). Tenere tutto da parte. ****
Riprendere l'impasto e stenderlo a 2 mm. Foderare uno stampo da crostata (se è tondo di diametro 24 cm), bucherellare il fondo con una forchetta, aggiugere un foglio di carta forno, coprirla con del peso (palline da pasticceria, riso o legumi secchi) e infornare a 180 °C per circa 20 minuti o finchè l'impasto sia cotto ma non dorato. Sfornare, togliere carta e peso, spennellare la crostata con l'albume leggermente sbattuto e rimettere in forno per 2 minuti
Sfornare e lasciare intiepidire.
Preparare il ripieno: nel frullatore ridurre in polvere le mandorle e le nocciole. Tenere da parte. Nello stesso frullatore, frullare il burro a temperatura ambiente insieme allo zucchero in modo da ottenere una crema. Aggiungere poi, sempre frullando gradualmente, le 3 uova sbattute, la vaniglia, la buccia di limone ed infine la farina di mandorle e nocciole. Frullare fino ad ottenere una bella crema omogenea.
Versare la crema nella crostata, adagiarci gli spicchi di pesca, premendo un po' e infornare il tutto a 180 °C per circa 30 minuti o finchè il ripieno sarà gonfio e dorato. Sfornare, riscaldare leggermente la gelatina di Zibibbo e spennellare generosamente la torta ancora tiepida. Lasciar raffreddare il tutto e conservare in frigo prima di servire

***Noi abbiamo utilizzato una confezione di persche sciroppate, saltando quindi la preparazione delle pesche con lo Zibibbo.