15:28

Corso preparatorio di pasticceria - 1° settimana

E rieccomi!!!!
Vi ricordate dove dovevo andare??? Bhè, sono rientrata a Milano, dopo la prima settimana di corso, con l'umore alle stelle, l'euforia galoppante e stra felice!!!
Durante la prima settimana, viene dedicato molto tempo alla teoria - origini della pasticceria, materie prime, attrezzature, norme igieniche ecc..- con una produzione limitata.
E' un sogno, davvero, ancora non ci credo! Tutti i corsisti (siamo 14) sono preparati e scattanti, abbiamo voglia di fare, di provare e riprovare, di metterci alla prova, di assaggiare e soprattutto di divertirci quanto basta!
Le giornate sono lunghe, si arriva la sera in albergo decisamente provati ma per quanto mi riguarda, è una delle esperienze più belle della mia vita!!!
Siccome sono anche un po' rimbambita, mi sono dimenticata la digitale e non ho potuto immortalare nulla (mi piangeva il cuore, mi sarei data le martellate sulle mani) ma domenica si riparte per la 2° settimana e la digitale è già in borsa!!!
Come vi dicevo, non ho ancora abbastanza materiale per potervi fornire qualche ricetta o suggerimento, però stamattina al mercato ho trovato della splendida uva fragola e ... schiacciata con l'uva sia!!!!

Schiacciata con l'uva


Ingredienti:
500 gr di farina 0
12 gr di lievito di birra
280/290 gr di acqua
5 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di malto
1 cucchiaino scarso di sale
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva

700 gr di uva fragola
olio
zucchero

Per prima cosa ho preparato la pasta: ho sciolto il lievito e lo zucchero nell'acqua.
In una ciotola capiente ho versato la farina e il sale. Al centro ho versato l'acqua con lievito e zucchero, l'olio ed il malto. Ho impastato velocemente con l'aiuto di un cucchiaio di legno perchè l'impasto risulta piuttosto appiccicoso e molle.
Deve essere così, resistete e non fatevi tentare dall'aggiungere altra farina!!!
coprite con un panno e lasciate lievitare 1 ora.
Quando la pasta sarà quasi raddoppiata, ungete con un bel giro di olio una teglia rotonda da 24 cm di diametro (io ho usato una teglia di alluminio usa e getta), infarinatevi per bene le mani e prelevate 3/4 della pasta. Posizionatela sulla teglia e appiattitela, fino a coprire il fondo della teglia.
Sistemate i chicchi di uva fragola, lavata e asciugata, sulla pasta, tenendo da parte qualche chicco per la superficie della schiacciata. Giro di olio sull'uva e spolverata con 2 cucchiai di zucchero semolato. Infine sistemate la pasta rimasta sull'uva, sigillando i bordi dei due dischi di pasta. Altro giro di olio e altri 2 cucchiai di zucchero.
Infornare a 190 °C per 1 ora (io l'ho tenuta 55 minuti ed era già bella dorata)

12:54

Una nuova sfida...


Le vacanze sono finite, ormai rimangono solo i bei ricordi di un'estate ricca di nuove emozioni e soddisfazioni!
Il rientro è stato duro ma c'era una cosetta in sospeso che vi dovevo per forza annunciare...
ricordate che nell'ultimo post avevo accennato ad una grande novità per settembre???
Ecco, questa sera parto per Brescia, frequenterò il corso preparatorio per pasticcieri presso la scuola Castalimenti e finalmente vedrò realizzarsi il mio più grande sogno...diventare una pasticcera!!!!
Sono emozionata, eccitata, elettrizzata, euforica. Ho intrapreso diverse strade negli ultimi 3 anni, senza mai sentire che fosse la MIA strada; l'insoddisfazione e la voglia di inseguire i miei sogni mi hanno convinta ad abbandonare tutto (non senza difficoltà) e tentare...
Sento di aver messo la parola fine ad un capitolo triste della mia vita, sento che è l'inizio di un cammino che mi porterà lontano, sento che finalmente è arrivata anche la mia occasione!
Dedicherò tutte le mie energie in questa esperienza e ho voglia di condividere con voi tutti i momenti importanti che mi si presenteranno.
Il corso durerà 8 settimane NON CONSECUTIVE, il che mi permetterà di tornare a casa il fine settimana e tenervi aggiornati.
Spero vogliate continuare a seguire il blog anche se non vi prometto ricettine fresche di giornata!
Mi permetto una piccola parentesi personalissima:
un ringraziamento speciale alle persone più importanti della mia vita, che non hanno mai smesso di credere in me e mi hanno sostenuto in ogni istante.
A mia sorella Neka e al mio grande amore Manuel, che camminano al mio fianco, regalandomi ogni giorno un motivo per gioire! Grazie

Buona settimana a tutti, ciao!!!!!

20:44

Buone vacanze!!!!!!

Oggi niente ricetta! Anzi, veramente è da un po' che non posto...scusate!!!!
Vorrei augurare a tutti coloro che non sono ancora in vacanza una splendida estate e delle ferie altrettanto belle!
Finalmente sono in partenza anche io, ci rivedremo a fine Agosto con una bellissima novità! Se vi va di aspettare, presto vi dirò di cosa si tratta e mi piacerebbe moltissimo condividere l'esperienza insieme e voi, passo passo!
buone vacanze a tutti, ci si rivede a fine Agosto!!!!
A presto, Isabel!

14:40

TATIN DI ZUCCHINE, PROVOLETTA AFFUMICATA E MANDORLE

Della serie "non mi arrendo e accendo il forno anche se sta sudando pure il frigorifero..."!
Dovendo preparare la schiscetta alla mia dolce metà, mi destreggio con preparazioni che possono essere consumate anche fredde e oggi era il turno della torta salata, anzi una tatin di zucchine e provoletta affumicata! Velocissima, sfiziosa, gustosa...Se posso contribuire, anche solo un pochino, a rendere le sue giornate lavorative un po' più simpatiche, accendo il forno anche tutti i giorni...tanto mi diverto un sacco!!!!
L'ispirazione l'ho trovata su Coquinaria, da una ricetta di Giuliana.
Io ho semplicemente aggiunto un po' del mio...



TATIN DI ZUCCHINE, PROVOLETTA AFFUMICATA E MANDORLE

1 rotolo di pasta sfoglia
1 zucchina romana grande
6 fette di provola affumicata
3 cucchiai di mandorle a lamelle
1 spicchio d’aglio
olio e.v. q.b.
sale e pepe nero
timo

Ho pulito, lavato e tagliato la zucchina a tocchetti, eliminando la parte bianca centrale (spugnosa e piena di semi).
In una padella ho scaldato un filo di olio, ho aggiunto uno spicchio d'aglio pulito e schiacciato e ho lasciato rosolare per 1 minuto in olio caldo. Quando l'aglio ha rilasciato il suo profumo, l'ho tolto e ho aggiunto le zucchine. Le ho fatte saltare a fuoco vivace per 10 minuti, poi ho aggiustato di sale e pepe.
Quando sono ben rosolate, spegnete e lasciatele intiepidire.
Ho rivestito una teglia rotonda con carta forno, ho cosparso il fondo con le mandorle a lamelle, poi ho sistemato le zucchine a tocchetti, qualche fogliolina di timo, poi ho disposto le fettine di provola. Infine ho ricoperto il tutto con il disco di pasta sfoglia, ho ripiegato verso l'interno i bordi e infornato a 190°C per 35/40 minuti.

16:03



Oggi i termometri milanesi segnano 39°C... non aggiungo altro!
E anche il mio pc sembra patire questo caldo torrido, la tastiera ha esalato gli ultimi respiri l'altro ieri e fino ad oggi ero senza...menomale che il mio principino azzurro ha sempre l'asso nella manica...e una tastiera di scorta che mi ha prontamente prestato!!!! Grazie Amore!
Altrimenti come avrei potuto postare questa ricetta, un gelato cremoso, fresco, appagante e golosissimo...insomma il miglior modo per combattere l'estate a Milano!
La base (latte+panna+zucchero) non è altro che il gelato al fiordilatte, che, con l'aggiunta di semplici e sfiziosi infùgredienti, può trasformarsi a vostro piacimento! Divertitevi!

Gelato alla stracciatella
Ingredienti:
4,5 dl di latte
2 dl di panna fresca
180 gr di zucchero semolato
cioccolato fondente q.b.

Scaldate in una casseruola il latte con 1 dl di panna fresca; raggiunta l' ebollizione allontanate la casseruola dal fuoco e aggiungete la panna rimasta e lo zucchero, mescolando fino a far sciogliere completamente lo zucchero.
Rimettete la casseruola sul fuoco, a fiamma bassa, continuando a mescolare con una frusta. Appena il composto accenna il bollore allontanate dal fuoco e trasferite la crema in una ciotola. Lasciate intiepidire, coprite con la pellicola e riponete in frigorifero. quando la crema sarà completamente fredda, versatela nella gelatiera ed azionatela per circa 35 minuti.
Un minuto prima di spegnere la macchina, aggiungete il cioccolato fondente tritato, lasciate che si amalgami bene al gelato, poi spegnete. Trasferite il tutto in una ciotola a chiusura ermetica e riponete in freezer... se non ve lo pappate tutto direttamente dal cestello come invece faccio io!!!!

20:34

Finalmete...Sorbetto al melone!!!


Con questo caldo cosa c'è di meglio di un bel gelato o di un rinfrescante sorbetto????
La mia gelatiera giaceva da circa 2 anni nel mio armadietto, ancora bella imballata e immacolata!
L'estate scorsa ho lottato con le unghie e con i denti per fare in modo che mia madre mi svuotasse un po' il freezer per poterci infilare il cestello della mia gelatiera ma ogni volta che aprivo quel coso era sempre più pieno!
L'atro giorno è scattata la minaccia: "Ma ti pare che ho la gelatiera e non posso usarla? Se entro una settimana non mi fai un buchetto inizio a lanciare bistecche e buste di minestrone dalla finestra, e se disgraziatamente colpisco qualcuno incolpo te!!! Che dici, me lo svuoti?"
Lei, allibita: "Ok però ti mangi minestrone per 10 giorni!"
Andata!
Il sacrificio è stato grande (con 40°C all'ombra) ma finalmente sono riuscita ad usarla e posso postarvi qualcosa di fresco e perfetto per combattere la calura estiva!!!!

Sorbetto al melone
700 gr di melone pulito
150 ml di acqua minerale
150 gr di zucchero (io ne ho messi 2 cucchiai colmi perchè il melone era maturo e dolcissimo!)
il succo di 1/2 limone
5 o 6 cucchiai di vodka*

*La vodka è stata una mia aggiunta, primo perchè l'alcool impedisce al sorbetto di cristallizzarsi eccessivamente e secondo perchè mi stuzzicava l'idea di una nota leggermente alcolica.
Se preferite potete tranquillamente ometterlo!

Preparare uno sciroppo con l'acqua e lo zucchero, ponendo tutto in un pentolino e portandolo a bollore, fino a farlo addensare.
Spegnere il fuoco e lasciarlo raffreddare completamente.
Frullare la polpa di melone insieme al succo di limone. Unire lo sciroppo ormai freddo e la vodka. Dare un' ultima frullata e versare il composto nella gelatiera.
Il mio sorbetto era pronto dopo circa 20 minuti.

12:10

Pastine pel the dell'Artusi


Ma come sono contenta oggi!!!
E' mio dovere e piacere ringraziare tutte le persone che mi hanno lasciato i propri commenti nell'ultimo post, i vostri "ben tornata!" mi hanno fatto un immenso piacere...grazia, grazie, grazie!
Approfitto anche per scusarmi con tutti voi se passo sempre meno a commentare le vostre fantastiche ricette, seguo con costanza molti di voi, ammiro foto e preparazioni, insomma non mi si vede ma ci sono, giuro!!!!!!

Oggi qui piove alla grandissima e la temperatura ha subito notevoli cali, quindi ne ho approfittato per preparare dei biscottini!
Sbirciando sul blog di Paoletta (una donna dalle manine d'oro!) avevo notato questi bei biscotti di famiglia e questi deliziosi pasticcini di riso, entrambi presi dall'Artusi!
Presa dalla voglia di sfogliare quel libro, ho iniziato a leggere d'un fiato tutte le ricette, fino a quando la mia attenzione si è concentrata su questi biscotti...
Il risultato: deliziosi!!!!
Inoltre, questi biscottini permettono di smaltire gli albumi che vi avanzano (sempre!!!!).

PASTINE PEL THE

"Mistress Wood, un'amabile signora inglese, avendomi offerto un the con pastine fatte con le sue proprie mani, ebbe la cortesia, rara nei cuochi pretenzionosi, di darmi la ricetta che vi descrivo, dopo averla messa alla prova"

Farina d'Ungheria o finissima, grammi 440.
Farina di patate, grammi 160.
Zucchero a velo, grammi 160
203
Burro, grammi 160.
Due chiare d'uovo.
Latte tiepido, quanto basta.

Formate un monticello sulla spianatoia con le due farine e lo zucchero mescolati insieme.
Fategli una buca in mezzo, collocateci le chiare e il burro a pezzetti e, colla lama di un coltello prima e con le mani dopo, servendovi del latte, intridetelo e lavoratelo mezz'ora circa per ottenere un pastone piuttosto tenero.
Tiratelo col matterello in una sfoglia della grossezza di uno scudo, tagliatela a dischi rotondi, come quello del n. 7 *, bucherellateli con le punte di una forchetta e cuoceteli al forno o al forno da campagna in una teglia unta col burro. Con sola mezza dose della ricetta se ne ottengono assai.

*Nel libro la ricetta n° 7 è quella dei "Cappelletti all'uso di Romagna" in cui vi è disegnato un cerchio del diametro di 7,5 cm circa. Data la mia ipotesi, del tutto discutibile, suppongo che Pellegrino Artusi suggerisca di utilizzare lo stesso cerchio per ritagliare questi biscotti...
Insomma ritagliate sti biscotti del diametro che più vi garba, tanto son buoni uguale!

10:39

A volte ritornano...

Dopo quasi 1 mese di latitanza rieccomi qui...pensavate di esservi liberati definitivamente di me eh?!? bhe, a dire la verità, mi era passato in testa il pensiero di chiudere il blog, a causa di varie vicende che mi avevano un po' buttato a terra...
E invece no!!! Per me questo angolino significa molto, posso dedicarmi del tempo e condividere ricette e pensieri con persone che dedicano anche solo un attimo del loro tempo al mio blog...Grazie davvero!
Mi sono concessa una settimana di mare, in Sicilia, con l'intenzione di rilassarmi e godermi un po' di sole...ma oserei dire che più che una vacanza è stata una tragedia!
Sarebbe troppo lungo e noioso il mio racconto, quindi taglio corto e vi illustro il mio ultimo esperimento, per ricominciare in grande stile!

Piccola premessa: il papà del mio ragazzo possiede un piccolo orto in cui crescono anche delle meravigliose e profumatissime rose! Qualche tempo fà il mio ragazzo si presenta con due di queste splendide rose...allungo il nasino per sentirne il profumo e rimango a bocca aperta; tutte le rose che mi sono state donate in vita mia non sapevano assolutamente di niente, zero assoluto, neanche un vago accenno di profumo! Quando ho sentito il profumo di quelle rose sono rimasta incantata, con gli occhi sgranati; qui la grande scoperta...le rose profumano (e brava, che scoperta, forse solo quelle che regalavano a me non avevano nulla a che fare con le vere rose!).
Decido che devo catturarne il profumo, non posso farle appassire senza poter godere ancora di questa meraviglia...mi metto all'opera:
- inizio a staccare ogni singolo petalo, li lavo accuratamente sotto l'acqua corrente, non troppo perchè ho la certezza che non vi è stata spruzzata alcuna schifezza chimica;
- li metto nel mortaio, aggiungo 2 cucchiai colmi di zucchero e inizio a pestare il tutto;
- ottengo una pappetta rosso porpora che verso in un pentolino;
- aggiungo un bicchiere e mezzo di acqua e porto ad ebollizione;
- quando vedo che il tutto inizia a prendere la consistenza di uno sciroppo, spengo il fuoco e verso lo sciroppo in 2 barattoli di vetro perfettamente sterilizzati, filtrando il tutto attraverso un colino.
Chiudo i barattoli, li capovolgo, li copro e li lascio riposare per 1 settimana in cantina!

Dopo 1 settimana lo sciroppo è pronto per essere utilizzato, io ho deciso di utilizzarlo per sciroppare delle pere Coscia (quelle piccoline) ma può avere svariati impieghi: aromatizzare macedonie, sorbetti, creme, gelati, biscotti... insomma ci si può divertire un pochetto!!!
Intanto vi mostro le foto delle pere sciroppate... Deliziose!!!


11:05

Torta di sabbia



Domenica è sempre domenica...
Oggi l'arietta è fresca, il sole accarezza piacevolmente il viso e... la voglia di vacanze primeggia sovrana!!!!!
Voglio il mareeeee...
Non mi dilungo in inutili lamentele sul fatto che abito in una città in cui l'estate dura veramente troppo poco, in cui il tempo libero, vuoi o non vuoi, è diventato un lusso...ma che stress!!!
Voglio andare a vivere in campagna ahah..ahahaaa
Auguro a tutti una splendida domenica, vi lascio una ricettina very very easy, una torta tipica del Lazio, una vera delizia!


Torta di sabbia

Ingredienti:
200 gr di burro*
200 gr di zucchero
2 tuorli
3 uova
100 gr di ricotta
100 gr di fecola
50 gr di semolino
1 bacca di vaniglia
sale

*Ero tentata a diminuire la quantità di burro, utilizzandone solo 120/130 gr. Alla fine mi sono autoimposta di rispettare la ricetta passo - passo. Ma credo che avrei dovuto seguire l'istinto, la torta è buona, ma leggermente unta. A mio parere 120/130 gr di burro sono più che sufficienti.



Accendete il forno a 180 °C.

Fate fondere il burro a bagnomaria, togliete dal fuoco e unite la polpa della bacca di vaniglia.
Filtrate il burro e fatelo raffreddare mescolando con un cucchiaio di legno. Unite lo zucchero e sbattete con una frusta per ottenere un composto cremoso.

Amlagamate, sempre con la frusta, i tuorli e le uova, aggiungendone uno alla volta e solo quandoi il precedente sarà stato completamente assorbito.

Incorporate la ricotta setacciata, la fecola, il semolino e u7n pizzico di sale. Mescolate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi.

Versate il composto in una tortiera da 24 cm di diametro, imburrata ed infarinata. Livellate la superficie con una spatola e infornate a 180 °C per 45 minuti.

Sfornate la torta, lasciatela intiepidire leggermente, sformatela e quando sarà fredda, spolveratela con abbondante zucchero a velo.

09:40

Pizza dolce di polenta e ricotta

Della serie: battibeccare in cucina!
"Mamy, quasi quasi faccio una torta."
"Vedi se riesci a fare qualcosa con la ricotta, l'ho comprata fresca stamattina in fattoria!"
"Avevo visto una ricetta della pizza dolce, dentro c'è la ricotta!"
"Ma la pizza dolce si prepara a Pasqua, siamo a Giugno!"
"Ma da quando hai iniziato a uscire con Bigazzi????? Ti sei messa a studiare la storia della Cucina Italiana tutta stà notte e non mi hai detto niente?"
"Ma poi sul blog devi postare una ricetta pasquale a Giugno? Vedi tu..."

Ecco brava, vedo io... Secondo voi chi l'ha spuntata???


Pizza dolce di polenta e ricotta
Ingredienti:
70 gr di uvetta (io ho utilizzato uvetta gialla)
500 gr di ricotta (io ho utilizzato ricotta vaccina)
250 gr di zucchero semolato
2 dl di acqua
150 gr di farina gialla
50 gr di strutto (io ho usato il burro)
1/2 cucchiaino di cannella
50 gr di pinoli

Accendere il forno a 180° C.
Ammollate l'uvetta in acqua tiepida per 15 minuti, sgocciolatela, strizzatela e tenetela da parte.
Mettete la ricotta in una terrina e mescolatela energicamente con un cucchiaio di legno finchè sarà cremosa; aggiungete lo zucchero, poi l'acqua e infine la farina gialla.

Incorporate un pizzico di sale, la metà dello strutto, la cannella, l'uvetta e i pinoli; continuate a mescolare sino ad ottenere un composto simile ad una crema densa.

Imburrate uno stampo da 26 cm di diametro, versatevi il composto, livellate la superficie e distribuite lo strutto rimasto, a fiocchetti, sulla crema,

Infornate per 1 ora fino a quando la superficie comincerà a dorarsi.
Servite la pizza tiepida o fredda. Io l'ho tagliata a quadrotti e l'ho spolverata con zucchero a velo.
L'ho conservata in frigorifero, infatti fresca è una goduria! Anche mia madre si è pappata qualcosa come 5 o 6 quadrotti...menomale che non era d'accordo!!!!

21:10

Finalmente posso raccontarvelo!




Settimana scorsa un'amica di mia sorella (una ragazza meravigliosa, mamma di un bimbo stra-meraviglioso) ci invita a partecipare alla "tortiera d'Oro", un'iniziativa organizzata dall'oratorio del paese.
"Dai, che bella iniziativa, ovviamente noi ci siamo" dico a mia sorella.
Il requisito fondamentale per partecipare era che il dolce fosse cotto all'interno di una tortiera, ovviamente in forno.
Ok, dopo una giornata passata solo ed esclusivamente a pensare a cosa potevo preparare, mi viene in mente la crostata frangipane con i fichi che avevo preparato l'anno scorso.
Cerco fra le decine di libri che popolano la mia camera in cerca di una crema frangipane che faccia fare le scintille alle pupille gustative e vedo lui... il libro di Pierre Hermé.
Ovviamente ci trovo subito la soluzione.
Per la frolla decido di utilizzare la mitica ricetta di Felder, insostituibile, non ti delude mai!
Per la frutta opto per delle pesche sciroppate, avendo trovato al supermercato solo pesche insipide e un po' scolorite...menomale che arriva la stagione della frutta colorata e saporita!

Sabato mattina mi cimento nella realizzazione di questa crostata e penso" cerca almeno di sistemare le pesche in modo decente visto che non ti puoi sbizzarrire con decorazioni di glassa, panna o quant'altro (la crostata sarebbe stata tutto il pomeriggio e la sera fuori dal frigo e avrebbe dovuto fare circa 20 Km in macchina!!!!!)

Cerco di stringere... Arriviamo in oratorio, ci sono 15 torte in gara, 3 giudici di cui un pasticcere premiato a Lisbona per il "miglior dolce da viaggio", fino a 5 punti per la "prova assaggio" e fino a 3 punti per l'estetica.
Arriva il mio turno, assaggiano e io già fremo, ritiro l'attestato di partecipazione (che roba seria eh?!?) e il pasticcere mi batte le mani (mi trema la voce mentre ringrazio, ma vi rendete conto...)

Arriva il momento di premiare i primi 3 classificati: il 3° posto va alla crostata frangipane con pesche sciroppate, che però totalizza il punteggio più alto nella "prova assaggio"!!!!!!!

La torta che mi ha soffiato il 1° posto era uno zuccotto (ma non doveva essere un dolce da forno????? vabè, niente polemiche...) tutto decorato con panna montata e frutti di bosco. Io non avrei neanche potuto mettere lo zucchero a velo sulla mia crostata perchè la temperatura era intorno ai 35 °C e sarebbe arrivata a fine serata completamente spalmata sul piatto!!!!

Comunque sono contentissima, mio sono divertita, una serata semplice ma divertente, con un pizzico di emozione per i complimenti ricevuti e la soddisfazione di aver ricevuto i complimenti di un vero pasticcere!!! Ah, ho anche vinto un bellissimo vassoio in ceramica a forma di vassoio porta pasticcini...come sono contenta!!!



Passiamo alla ricetta.

Crostata frangipane con pesche sciroppate

Per la frolla:
250 gr di farina
140 gr di burro
100 gr di zucchero
1 tuorlo
1 cucchiaino di aroma vaniglia
un pizzico di sale

Per 1.2 kg di crema frangipane (ho utilizzato mezza dose)

250 gr. di burro a temperatura ambiente
250 gr. di zucchero a velo
250 gr. di polvere di mandorle
1 cucchiaio di maizena
3 uova intere
12 gocce di essenza di mandorla amara
300 gr. di crema pasticciera

Inoltre: 1 barattolo (grande) di pesche sciroppate

Preparare la frolla procedendo nel modo classico:mescolare farina, zucchero e sale. Incorporare con la punta delle dita il burro freddo, tagliato a tocchetti. Quando l'impasto sarà "bricioloso", unire l'acqua fredda e il tuorlo d'uovo.
Mescolare velocemente fino ad ottenere una pasta soda. Copritela con la pellicola e riponetela in frigo per 2 ore.

Preparare la crema frangipane:
In una ciotola, lavorare il burro fino a renderlo cremoso.
Aggiungere lo zucchero a velo, la polvere di mandorle, la maizena, le uova e l'essenza di mandorla amara.
Coprire la ciotola con pellicola e mettere la crema in frigorifero, se non si utilizza subito.

Montaggio:
Accendere il forno a 180 °C.
Stendere la frolla con un mattarello, ad uno spessore di circa 4 mm.
Foderare uno stampo da crostata del diametro di 26 cm. Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta. Coprire con un foglio di carta forno e posizionarvi sopra legumi secchi o riso.
Infornare per 20 minuti.
Sfornate la crostata, eliminate i legumi e il foglio di carta forno (con delicatezza).
Lasciate intiepidire un po', quindi versate la crema frangipane sul fondo, livellate e disponete le pesche sciroppate in maniera uniforme e un po' scenografica.
Infornate nuovamente a 180 °C per altri 25/30 minuti, fino a quando la superficie della crema inizierà a presentare un colore dorato.

20:34

Premi!



Ma guardate che bei premi che mi ha donato Lady Cocca! Un tesoro di ragazza, la sua simpatia, la sua schiettezza e la sua solarità mi fanno sempre un gran bene...Grazie Lady Cocca, un abbraccio!!

E con molto piacere passo a mia volta i premi a:
onde99
dolci a go go
virginia
manu e silvia
micaela

Buona serata a tutti. Isabel

10:28

Piccoli momenti di goduria!

Buongiorno!
Oggi il caldo picchia duro, la giornata si prospetta torrida ma io non ho potuto fare a meno di preparare dei cupcakes glassati al cioccolato!
Non sono prettamente estivi ma sono tremendamente buoni, fare colazione con questi mi ha dato una carica... Inoltre sono velocissismi da preparare e si possono farcire con quello che più ci piace! Io ho optato per confettura ai lamponi, uno spettacolo in abbinamento alla glassa che ricopre questi dolcetti!

Voglio dedicare questi cupcakes alla mia sorellina perchè oggi è il suo compleanno!
Lei è uno dei motivi per cui ritengo che la mia vita sia meravigliosa, una sorella, una mamma, la mia migliore amica... Sono davvero fortunata!
Tanti auguri Neka (Angelica)!!!!!!

Auguro a tutti una splendida domenica!
Isabel


Cupcakes con confettura di lamponi glassati al cioccolato
Ingredienti:
Per i cupcakes:
335 gr di farina
1 cucchiaino e 1/2 di lievito
120 ml di latte
90 gr di burro morbido
3 uova
225 gr di zucchero
1 pizzico di sale
1 bustina di vanillina

Per la glassa:
80 ml di panna fresca
90 gr di cioccolato fondente

marmellata ai lamponi per farcire



Preparare i cupcakes: preriscaldare il forno a 180 °C.
In una ciotola lavorare il burro morbido con lo zucchero fino a renderlo cremoso. Unire le uova e mescolare. Aggiungere la vanillina, il sale e il latte.
Setacciare nella ciotola la farina con il lievito e mescolare con un cucchiaio di legno. Dividere l'impasto in stampini da muffins, riempiendoli per 2/3 della loro capacità.
Infornare per 10/12 minuti, fino a quando la superficie si presenterà leggermente dorata e saranno belli gonfi.

Lasciare raffreddare i cupcakes.
Intanto preparare la glassa al cioccolato: in un pentolino scaldare la panna. Quando avrà raggiunto il bollore, spegnere il fuoco e aggiungere il cioccolato tritato. Lasciare riposare 2 minuti senza mescolare. Trascorsi 2 minuti mescolare con una frusta fino ad ottenere una cremina semi-densa.

Quando i cupcakes sono completamente freddi, tagliateli a metà orizzontalmente, porre al centro di ognuno un bel cucchiaino di marmellata di lamponi, richiudere con l'altra metà e glassare con un bel cucchiaio abbondante di glassa al cioccolato.

Dopodichè gustare allegramente i cupcakes!

10:57

Mantieni la calma!

Ormai è diventato il mio motto!
Sì perchè non me ne sta andando bene una ultimamente...
Proprio quando sembra che tutto stia prendendo la giusta piega, basta un solo attimo perchè tutto si sgretoli...
Nella mia vita si stano succedendo degli avvenimenti del tutto inaspettati, il mondo gira velocissimo e io faccio fatica a stargli dietro, appena cerco di accomodarmi è già tutto da rifare!
La mia pazienza si avvicina al limite, ma mi impongo di rimanere calma, di non andare in paranoia, perchè magari è solo un momentaccio che precede delle belle novità!
Però, in fondo al mio cuore, sento una fitta dolorosa, quella cicatrice che stava rimarginandosi piano piano, accusa ogni colpo e fa male...
Non è possibile lasciarsi andare, perchè ci sono ancora un sacco di cose da fare, da progettare, un sacco di desideri da realizzare...e allora mi ripeto:"mantieni la calma!"

Mi sento stanca, un po' svuotata...occorre un dolcetto, ora, subito!
E salta fuori lei...


Cassata infornata

Ingredienti:
Per la frolla:
500 gr di farina
200 gr di zucchero semolato
240 gr di burro
2 tuorli
1 pizzico di sale
1/2 baccello di vaniglia
4 cucchiai di acqua fredda
Per il ripieno:
800 gr di ricotta freschissima*
200 gr di zucchero
150/200 gr di cioccolato fondente a pezzetti
5 biscotti secchi
2 cucchiai di farina di mandorle

*Si dovrebbe utilizzare quella di pecora, ma nonostante io ami la ricotta, quella di pecora proprio non mi piace, quindi utilizzo sempre quella di latte vaccino, più delicata e versatile.

Per la frolla: preparare una frolla classica, impastando farina, zucchero, sale, vaniglia e burro freddo a tocchetti. Creare un impasto bricioloso con la punta delle dita, poi aggiungere i tuorli e l'acqua fredda.
Impastare velocemente fino ad ottenere un impasto omogeneo e compatto. Rivestite con pellicola da cucina e riponete in frigo per almeno 1 ora.
Intanto preparare il ripieno: setacciare la ricotta in una ciotola, con l'aiuto di un colino. Poi unire lo zucchero e il cioccolato a pezzetti. Mescolare rapidamente e riporre in frigo fino al momento dell'utilizzo.

Quando la frolla avrà riposato, dividete il panetto in 2; stendetene metà, su un piano di lavoro infarinato, creando un disco spesso 1/2 cm. Foderate uno stampo da crostata.
Sbriciolate i biscotti secchi in un mixer, mescolate con la farina di mandorle e disponete il tutto sul disco di pasta frolla con cui avete foderato la tortiera.
Prendete il ripieno e versatelo sui biscotti, livellando con la spatola.
Stendete la frolla rimasta, posizionate il disco sul ripieno di ricotta e sigillate bene i bordi della crostata. Volendo si può lucidare la superficie della frolla con un tuorlo sbattuto, pennellandolo sulla frolla, ma io preferisco non utilizzarlo.
Infornare a 180 °C per 45/50 minuti, fino a quando la superficie apparirà dorata in modo uniforme.

09:25

Madeleines di Alain Ducasse



Buongiorno!
Credo che Ducasse non abbia bisogno di presentazioni, ogni volta che provo le sue ricette è sempre amore a prima vista...è il caso di questi dolcetti, piccoli, morbidi, profumati, confortanti.
Non avendo mai assaggiato le "vere" madeleines non ho termini di paragone, però mi sono sembrate deliziose! E credo che abbiano gradito anche in famiglia, dato che sono scomparse a tempo di record!
Il metodo di cottura è un po' particolare, richiede precisione e "appostamento" davanti al forno...quindi non aspettate il 15 di agosto per provare questi dolcetti!!!

P.S. Io ho diviso le dosi per 4, con l'impasto ottenuto ho riempito tutti gli stampini da madeleines e 3 pirottini di carta.

Madeleines di Commercy
Ingredienti:
8 uova intere
4 tuorli
275 gr di zucchero
250 gr di farina setacciata
10 gr di lievito in polvere
300 gr di burro
8 gr di sale
1 baccello di vaniglia

E' bene preparare l'impasto il giorno prima. In ogni caso deve riposare in frigorifero per almeno 2 ore a 4°C circa, se possibile meglio 12 ore.

Mescolare in una ciotola i tuorli e le uova intere, aggiungere lo zucchero, la vaniglia e sbattere bene, finchè il composto non sarà schiumoso.
Intanto porre il burro in un pentolino e lasciarlo fondere a fuoco basso.
Setacciare la farina con il lievito e il sale e aggiungerli al composto di uova. Mescolare fino ad ottenere una massa omogenea. Incorporare per ultimo il burro fuso a filo, mescolando.
Ricoprire l'impasto a contatto con la pellicola trasparente e farlo riposare in frigorifero.

La cottura: imburrare in modo uniforme degli stampi da madeleines molto freddi ed infarinarli, sbattendoli per eliminare la farina in eccesso.
Versare l'impasto senza riempire troppo l'incavo. Infornare a 210 °C. Dopo circa 2/3 minuti il bordo delle madeleines sarà un po' sollevato, ma il cuore, ancora crudo, sembrerà affossato.
A questo punto spegnere il forno senza aprire lo sportello e aspettare che si formi la "testa" delle madeleines (circa 2 o 3 minuti). Allora riaccendere il forno a 190 °C e completate la cottura, finchè le madeleines saranno dorate.

21:07

Finalmente li ho ritirati!!!



Chiedo scusa a Lady Cocca, che molto carinamente mi ha donato questi premi e io, che sono una smemorata cronica, ho ritirato solo adesso!
Scusaaaa Lady Cocca!!!! Please..

Buona serata a tutti. A presto.

Isabel

07:58

Sulla falsissima riga di Allan Bay...extra light!!!


L'ultimo libro che ho comprato è "Cucinare verde" di Allan e Cristina Bay, una raccolta di ricette vegetariane e vegane davvero interessante!
Sfogliandolo, la mia attenzione è caduta su uno sformato di cavolfiore e carote, preparato con uova, emmenthal e parmigiano.
Purtroppo sono finita al pronto soccorso per dei problemi legati allo stomaco e mi è stato vietato tutto ciò che prevede condimenti abbondanti o di difficile digeribilità; quindi penso:"se elimino le uova, magari anche l'emmenthal, riduco il parmigiano...alla fine meglio se mi mangio un' insalata!!!"
Ma io sono cocciuta...alla fine ho trovato il giusto compromesso e il risultato ha sorpreso anche me.
Scrivo la ricetta originale e tra parentesi le mie modifiche così potete scegliere se provare la ricetta originale o la mia variante extra light.

Ho utilizzato uno stampo in silicone della Silikomart, che mi ha permesso di sformare i timballini senza alcuna difficoltà. Io ho usato quello a forma di dalia, a mio avviso carinissimo e sfizioso, peccato che si intravedano appena i petalini...

Sformato di cavolfiore con carote e noci.
Ingredienti
500 gr di cavolfiore
300 gr di carote
2 uova (non utilizzate)
pangrattato
30 gr di burro
30 gr di farina
150 gr di emmenthal (non utilizzato)
50 gr di parmigiano
gherigli di noce (non utilizzati)
noce moscata
sale


Cuocere a vapore sia il cavolfiore sia le carote, salandole alla fine. Conservate l'acqua di cottura.
Quando le verdure sono ben cotte, riducetele in purea separatamente e ripassatele in padella per farle asciugare completamente.
Preparare una besciamella vegetale con il burro, la farina e 1/2 litro di acqua di cottura delle verdure. Unite metà della besciamella alla purea di carote e l'altra metà alla purea di cavolfiore.
Aggiungete 1 tuorlo per parte, aggiustate di sale e aromatizzate con la noce moscata. Incorporate ad entrambe le preparazioni 1 albume montato a neve ferma (se non usate le uova, a questo punto potete già assemblare lo sformato in teglia)
Versate il composto di carote in una teglia foderata con carta forno, spolverate con metà del parmigiano e coprite con l'emmenthal a fettine. Aggiungete al cavolfiore una manciata di gherigli di noce e fate un secondo strato di verdura, poi terminate con il resto del parmigiano.
Infornate a 200 °C per 30 minuti circa, fino a doratura.

05:56

Tanti auguri a me...



Giornatina ricca oggi... Compio 21 anni e per di più da ieri sono ufficialmente assunta presso la società per cui lavoro!!! Quindi un motivo in più per festeggiare!!!!
In realtà non ho ancora avuto il tempo per pensare a cosa preparare, ma nell'attesa di festeggiare, mi sono coccolata con un plumcake molto molto goloso, per la colazione di oggi!
Da un lato sento ancora quel fermento che i bambini hanno quando arriva il giorno del proprio compleanno, perchè vuoi o non vuoi, è la tua giornata e le persone care ti rivolgono un pensiero, anche se solo per un attimo, dall'altra parte sono un po' preoccupata perchè il tempo trascorre inesorabile e fra un po' temo di ritrovarmi a 30 anni senza neanche rendermene conto!!!!

Vi parlo di questo cake: la ricetta di base l'ho presa da "Cucina moderna" di maggio ma, come sempre, dovevo metterci del mio e ho deciso di variegarlo, utilizzando l'impasto del plumcake al cacao di Ducasse. Il risultato...la mia colazione da 21enne è stata strepitosa!!!!



Plumcake al limone (pg. 18 "Cucina Moderna" maggio 2009)
Ingredienti:
140 gr di farina
3 uova medie
170 gr di zucchero
1 grosso limone non trattato
0,8 dl di panna fresca
1 cucchiaino di lievito in polvere
50 gr di burro
1 pizzico di sale

Lavate il limone e asciugatelo, grattugiatene la scorza e mettetela in una ciotola con lo zucchero, le uova ed il sale. Sbattete con una frusta, unite la panna e sbattete ancora per 2/3 minuti, finchè diventerà gonfio il composto.
Sciogliete il burro in un pentolino a fiamma bassissima e fatelo intiepidire.
Mescolate la farina con il lievito, metteteli in un colino e setacciateli sul composto di uova.
Incorporate delicatamente con la frusta, facendo attenzione a non formare grumi; quindi versate a filo il burro fuso nel composto.
Amalgamare e versare il tutto in uno stampo da plumcake 20x8 cm, imburrato ed infarinato e infornate a 200 °C per 30 minuti. Io ho utilizzato uno stampo da plumcake classico, più grande di quello utilizzato nella ricetta, in cui ho versato anche delle cucchiaiate di impasto del plumcake al cacao di Ducasse, ho girato un po' con i rebbi di una forchetta per variegare e ho infornato a 180°C per 50 minuti.

08:00

Frolla + crumble ... in 2 varianti!

Non vi capita mai di voler preparare qualcosa ma non avete nessuna ricetta sotto mano, di aver voglia di impastare senza sapere cosa? E a questo punto che mi ritrovo sempre con le mani sporche di uova, burro e farina, ma in realtà devo ancora decidere cosa ne verrà fuori... Questo è ciò che mi è successo ieri sera, tornata a casa tiro fuori dal frigo burro, uova, lo zucchero dalla dispensa, altre cosine e inizio...preparo la frolla, poi mi invento di sana pianta questo crumble al cocco, che non so nemmeno se si potrebbe definire tale... In mezzo, mi piacerebbe un ripieno cremoso... Insomma tra una cosa e un'altra, sono saltate fuori queste 2 crostate, che si sono rivelate un vero successo!

La versione alla ricotta:


La versione alle mele e uvetta:


Doppia crostata con 2 impasti base

Per la frolla:

250 gr di farina
120 gr di burro
100 gr di zucchero
1 tuorlo
2 cucchiai di acqua fredda
un pizzico di sale


Per il ripieno alle mele:
5 mele golden
1 pugno di uvetta
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di rum

10 biscotti secchi

per il ripieno alla ricotta:
450 gr di ricotta vaccina freschissima
4 cucchiai di zucchero semolato
cioccolato fondente tritato a piacere (riciclaggio spudorato delle uova di Pasqua)

10 biscotti secchi

Per il crumble:
150 gr di farina
80 gr di farina di cocco
50 gr di zucchero semolato
100 gr di burro

Preparare la frolla procedendo nel modo classico:mescolare farina, zucchero e sale. Incorporare con la punta delle dita il burro freddo, tagliato a tocchetti. Quando l'impasto sarà "bricioloso", unire l'acqua fredda e il tuorlo d'uovo.
Mescolare velocemente fino ad ottenere una pasta soda. Copritela con la pellicola e riponetela in frigo per 2 ore.

Nel frattempo ho preparato il ripieno alle mele: ho messo l'uvetta a bagno nell'acqua tiepida. Ho sbucciato le mele, ho eliminato il torsolo e ho tagliato a cubetti grossolani.

In un pentolino ho messo i cubetto di mele, l'uvetta sgocciolata, lo zucchero e il rum. Fiamma medio bassa, ho incoperchiato e ho lasciato cuocere per 15 minuti, mescolando di tanto in tanto. Le mele non devono disfarsi perchè poi proseguono la cottura nel forno, devono appena ammorbidirsi. Una volta terminata la cottura lasciar raffreddare.

Per il ripieno alla ricotta: Ho sgocciolato la ricotta, l'ho messa in una ciotola e l'ho schiacciata con la forchetta. Ho unito lo zucchero e il cioccolato tritato (a occhio, fino a quando ho visto che era bella ricca). Mescolata veloce e riposo in frigo fino al momento di utilizzarla.

Per il crumble: in una ciotola mescolare la farina 00, la farina di cocco, lo zucchero e infine incorporate il burro freddo, sempre con la punta delle dita. Dovrete ottenere delle briciole. Coprite la ciotola e riponete in frigo per 30 minuti.


In entrambi i casi ho steso la frolla con l'aiuto di un mattarello, ho foderato uno stampo da crostata del diametro di 26 cm, vi ho sbriciolato sopra i biscotti secchi, ho coperto il tutto con il ripieno e ho spolverato il tutto con metà del composto "bricioloso".

Ho infornato a 180°C. La versione con la ricotta ha impiegato più tempo a diventare dorata, non so come mai, ma è stata in forno 15 minuti in più rispetto alla versione con le mele, che è rimasta in forno per 45/50 minuti. Comunque il crumble e i bordi della crostata devono dorarsi e al tatto la torta deve risultare piuttosto compatta.

Zoom sulla versione alle mele:


13:16

Biscotti al limone


Eccomiiiii!!!! Il mio tempo libero si è drasticamente limitato, durante la settimana è quasi impossibile che io riesca a dedicarmi alla cucina con un po' di calma e pazienza...La cosa non mi piace per niente, sono sincera! Questi biscotti li ho preparati qualche tempo fà, quando ancora riuscivo a pasticciare in santa pace, con dei meravigliosi limoni arrivati dritti dritti da Sorrento, con i quali abbiamo anche preparato un delizioso Limoncello! Il profumo di limone che invade la cucina è delizioso, energizzante e goloso...

Biscotti al limone

140 gr di burro a temperatura ambiente

125 gr di zucchero a velo

buccia grattugiata di 2 limoni

3 cucchiai di succo di limone

250 gr di farina

30 gr di amido di mais

1 pizzico di sale


In una ciotola, lavorare il burro morbido con lo zucchero a velo, la buccia grattugiata di limone e il succo.

Unire la farina setacciata con l'amido di mais e un pizzico di sale. Mescolare fino ad ottenere un impasto compatto. Creare un rotolo da 3 cm circa di diametro, avvolgerlo nella pellicola trasparente e riporre in congelatore per almeno 2 ore.

Dopo 2 ore accendere il forno a 175 °C.

Quando la pasta sarà fredda e ben soda, affettare il rotolo in fette spesse circa 1 cm. Disporre i biscotti su una teglia ricoperta con carta forno e infornare per 12/15 minuti. Quando il bordo dei biscotti inizia a presentare un colore leggermente dorato, tirateli fuori e lasciateli raffreddare su una griglia.

20:18

Il mio pane strano...con ricetta di Giorilli!


Avevo voglia di una coccola...e mi sono comprata il libro di Piergiorgio Giorilli "Pane & Pani"!
La mia libreria ha accolto molto volentieri questo gran bel libro, ben curato sia nelle spiegazioni sia nelle ricette (non preoccupatevi, non prendo percentuali sulla pubblicità che faccio ai libri, ma se per me un libro è valido lo elogio volentieri!)
Le ricette sono sfiziose e originali, gli accostamenti sono golosi, le fotografie molto realistiche...Insomma un libro da regalarsi!
Io ho preso una delle sue ricette e l'ho sconvolta completamente, mi spiego: in origine doveva trattarsi di pane alle mele, timo e cipollotti; io invece di questi 3 ingredienti ho aggiunto uvetta cilena e polvere di arancia. Quindi la base non è stata modificata per nulla.
I tempi di preparazione sono un po' lunghi per via della biga, che deve fermentare per 18/20 ore ma il risultato è stato davvero una sorpresa: spettacolare!

Pane con uvetta cilena e polvere di arancia
Per la biga:
500 gr di farina forte (W maggiore di 300)
220 gr di acqua
5 gr di lievito di birra

Cito testualmente dal libro: "Si tratta di un preimpasto asciutto che può avere molte ore di fermentazione (da 14 a 48)"
Sciogliete il lievito nell'acqua e versatela sulla farina, impastando fino ad ottenere una pasta abbastanza asciutta e compatta.
Ponete la pasta in una ciotola asciutta, coprite a campana e lasciate fermentare per 18/20 ore. (la temperatura ottimale sarebbe tra i 16 e i 18 C°)

Per il pane:
1,2 Kg di farina
450 gr di biga fermentata per 18/20 ore
6,5 dl di acqua
40 gr di lievito
30 gr di sale
10 gr di malto
75 gr di burro

Io ho fatto così (ho diviso le dosi a metà)
Sciogliere il lievito nell'acqua.
Impastare la farina, la biga, l'acqua con il lievito e il malto.
Quando gli ingredienti si saranno ben amalgamati unire il burro e il sale.
Infine unire la polvere di arancia e l'uvetta cilena.
Far riposare l'impasto per 50 minuti in un luogo tiepido, coprendo la ciotola con una seconda ciotola capovolta.
Dopo il riposo della pasta l'ho divisa in 3 pezzi uguali, ho cretao dei filoncini lunghi circa 40 cm e ho creato una treccia.
Ho foderato una teglia con carta forno e ho disposto la treccia, ho coperto con un panno e l'ho riposta in forno (spento) a lievitare per 1 ora (diventa enorme!!!!!)
Ho levato la teglia dal forno e ho acceso a 220 °C. Quando il forno era caldo ho infornato il pane, ponendo sul fondo del forno una teglia piena di acqua (sul libro veniva suggerita una cottura in cui si vaporizzava acqua ogni tanto).
La mia treccia è stata in forno 1 ora e 20 minuti circa, ma il tempo è soggettivo, dipende dalla dimensione del pane e dal forno stesso.

11:37

Follia...o dolce mania?!?




Uffi! Gli impegni di lavoro mi tengono fuori casa tutto il giorno, il tempo che posso dedicare a me stessa e alle cose che amo fare è davvero diventato pochissimo...ma io non riesco davvero a rinunciare ai miei pasticciamenti culinari e mi costringo ad alzarmi alle 5 del mattino pur di preparare qualcosa di goloso!
Stamattina la levataccia è servita per preparare queste tortine cioccolatose, una ricettina tratta dal libro di Donna Hay "classici Moderni 2", che ovviamente non poteva mancare sulla mia libreria!
La quantità di burro è davvero notevole, ma la goduria pure...
Inoltre la ricetta è utilissima per smaltire le quintalate di cioccolata delle uova di Pasqua...economia domestica mode on!!!!
Ho utilizzato uno stampo per babà (siccome i lievitati non sono proprio la mia specialità ma avevo una gran voglia di utilizzare lo stampo per babà ancora incartato...) in silicone della Silikomart, azienda specializzata nella produzione di stampi e accessori per la cucina in silicone. Sono pratici, facili nell'utilizzo, nella conservazione e nella pulizia, non occorre ungerli ad ogni utilizzo (non so voi ma io odio imburrare gli stampini piccoli) e le forme sono così svariate che danno largo spazio alla fantasia di noi appassionate cuochette!
Io li colleziono da circa 3 anni, credo di possederne circa una trentina, di ogni forma e colore, validissimi sia per le preparazioni salate che dolci...chiunque vede la mia collezione di stampi dice solo una cosa: "Tu sei strana forte, tutte le donne collezionano scarpe o borse e tu collezioni stampi in silicone?!?" ... No, io colleziono anche libri di cucina...oltre che scarpe e borse!!!!



Torta soffice al cioccolato

300 gr di cioccolato fondente

250 gr di burro

5 uova

110 gr di zucchero semolato

170 gr di farina

1 cucchiaino e 1/2 di lievito in polvere

un pizzico di sale

80 gr di farina di mandorle *


* io non l'ho utilizzata o meglio, le ho preparate alle 5 del mattino e mi sono completamente dimenticata di aggiungerla all'impasto...scusate!

Scaldate il forno a 150 °C. Fondete il cioccolato e il burro in una pentola su fuoco basso, mescolando finchè il composto è liscio. Mettete da parte.
Lavorate le uova e lo zucchero nel robot da cucina per 8/10 minuti o finchè il composto è chiaro e denso. Setacciate la farina con il lievito sulle uova e incorporateli delicatamente, unendo anche la farina di mandorle e il composto con il cioccolato.
Foderate con carta forno la base di uno stampo rotondo da 23 cm di diametro. Versateci il composto e cuocete per 50 minuti, verificando la cottura con uno stecchino. Fate raffreddare e sformate la torta.


08:48

Ops scusate...

Ieri non ho avuto neanche il tempo di scrivere un post per augurare a tutti buona Pasqua...se lo faccio oggi vale????
Io ci provo... BUONA PASQUA A TUTTI!!!!!
Ieri a casa mia si è festeggiato anche il compleanno di mia mamma, cascato giusto giusto la domenica di pasqua...quindi vi lascio immaginare che giornatina...
Scusate, scusate, scusate...
Domani posterò un po' di cosette!
Buona Pasquetta a tutti,un bacione!
Isabella

15:00

Tozzetti ai semi di finocchi


Oggi il mio umore non è sotto i piedi, è proprio sotto le piastrelle del pavimento... Nottata in bianco a causa di una congestione e congiuntivite galoppante!!!! Vi lascio questa ricettina, dei tozzetti ai semi di finocchio, da offrire per un aperitivo o in sostituzione del pane... sono ottimi con salumi e formaggi!!

Tozzetti ai semi di finocchio

500 grammi di farina 00,

30 ml di olio extra vergine di oliva,

1/2 cucchiaino di pepe nero

1 bustina di lievito di birra liofilizzato,

1 cucchiaino di zucchero,

1 cucchiaino di sale,

1 cucchiaio abbondante di semi di finocchio

200 ml di acqua minerale a temperatura ambiente

Impastare tutti gli ingredienti, creando un impasto omogeneo e non troppo duro. Coprite con un panno leggermente umido e mettete a lievitare in luogo caldo per 1 ora.
Trascorso questo tempo, prendere l'impasto e senza lavorarlo di nuovo ricavarne un filoncino, affettarlo in 20 parti circa e trasformare le fette in piccoli tozzetti lunghi circa 4 cm..
Posizionare su una o più teglie coperte con carta forno.
Infornare a 200 gradi per 15 minuti, poi a 160 gradi per 15 minuti, poi a 140 gradi per i restanti 30 minuti.

20:05

Dalla Sicilia...Pasta con le Sarde!!!!!


Non immaginate nemmeno quanto ho sudato per ottenere questa ricetta...
Non è un segreto che nelle mie vene scorre una modesta quantità di sangue siculo e capita spesso che in casa mia si abbia voglia di rispolverare un po' la tradizione.
Quando ci acchiappa la voglia di pasta con le sarde il compito di preparala è affidato solo ed esclusivamente a mia nonna Isa (io porto il nome di mia nonna, come vuole la vera tradizione terroncella), che ne custodisce gelosamente la ricetta!
"Nonna, che dici, un giorno me lo spieghi come si prepara stà pasta o devo sedarti e rubartela???"
Lei: "Non l'ho mai scritta, è tutto nella mia testa!"
"Ma allora non è vero che facevi la sarta, lavoravi nel KGB e non hai mai detto niente a nessuno!!!"
Alla fine, non chiedetemi nè come nè perchè, mi guarda e mi dice: "siediti e scrivi, ma sappi che sono gelosissima di questa ricetta..."
Le ultime parole famose...ma tanto lei sul blog non ci finirà mai no????

Pasta con le sarde di nonna Isa
Ingredienti:
500 gr di bucatini
600 gr di sarde freschissime (peso del pesce già pulito e ben lavato!)
2 mazzetti di finocchietto selvatico
1 cipolla grossa
3 cucchiai abbondanti di pelati
1 pugno abbondante di uvetta
1 pugno abbondante di pinoli
3 acciughe
2 bustine di zafferano
olio extra vergine di oliva
sale

Per servire:
pan grattato
olio
pinoli

Sbollentare il finocchietto selvatico in abbondante acqua bollente salata. Dopo 15/20 minuti scolare il finocchietto e conservare l'acqua di cottura, dove poi andrà lessata la pasta.
Affettare la cipolla, tritare il finocchietto selvatico precedentemente sbollentato con la mezzaluna e lavare sotto l'acqua corrente l'uvetta e i pinoli.
In una casseruola, far scaldare 4/5 cucchiai di olio extra vergine di oliva e soffriggere la cipolla.
Quando inizia a dorarsi, aggiungere le acciughe (allontanatevi dalla casseruola perchè schizza un po') e farle sciogliere. Unire il finocchietto tritato, l'uvetta e i pinoli.
Subito dopo unire i pelati e le sarde (intere perchè tanto in cottura si sfaldano).
Far cuocere il tutto per 15 minuti a fuoco medio, dopodichè unire le bustine di zafferano.
Abbassare il fuoco, coprire e terminare la cottura, cuocendo per altri 20 minuti.
Nel frattempo riportare a ebollizione l'acqua in cui ho sbollentato il finocchietto. Quindi cuocere i bucatini (al dente). Quando la pasta sarà cotta, scolarla e condire con l'intingolo di sarde.

Per la muddica atturrata (in palermitano il pan grattato tostato si chiama cosi!)
Scaldare una padella appena unta di olio e far tostare un po' di pangrattato, facendo attenzione a non farlo colorire troppo (brucia in un attimo). Spolverare abbondante pan grattato sulla pasta, aggiungere qualche pinolo e servire!

20:40

Cuoricini allo zenzero e sciroppo d'acero

Sempre per smaltire la solita bottiglietta di sciroppo d'acero, ho preparato questi biscottini, pizzicosi per la presenza dello zenzero, profumati grazie alla cannella...insomma ottimi per la colazione ma ancora meglio con una bella tazza di tè speziato!!! Mi scuso in anticipo, so che ultimamente sto pubblicando moltissime ricette di biscotti, ma biscottare mi rilassa molto e mi piace condividere tutte le ricette con voi!!! Spero che a qualcuno possa far piacere la mia mania per i biscotti, ma prometto che prossimamente ci saranno anche ricette di preparazioni salate... Promesso!!!! Intanto beccatevi questi...


Cuoricini allo zenzero e sciroppo d'acero
Ingredienti:
100 gr di farina
1 cucchiaino raso di lievito in polvere
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
la punta di un cucchiaino di cannella
1 cucchiaio di acqua
1/4 di cucchiaino di bicarbonato
30 gr di burro
4 cucchiai di sciroppo di mais
20 gr di zucchero
un pizzico di sale

Versate la farina, il lievito, il sale, la cannella e lo zenzero in una ciotola.
Fate sciogliere il bicarbonato nell'acqua e tenete da parte.
Far fondere il burro con lo sciroppo d'acero e lo zucchero, in un tegamino. Unite il bicarbonato.
Incorporate la miscela ottenuta alla farina e impastate. Coprite la pasta con pellicola e fate riposare in frigo per 12 ore (io l'ho fatta riposare meno di 1 ora!).
Trascorso il periodo di riposo della pasta, accendere il forno a 150 °C.
Stendere la pasta con il mattarello, con uno spessore di 5 mm. Ritagliate i biscotti e trasferiteli su una teglia rivestita con carta forno. Infornate per 15/20 minuti o fino a quando saranno dorati. Prima di infornarli io li ho spolverizzati con un po' di zucchero di canna.

06:25

E' arrivata la primavera...e per me comincia una nuova vita!



Intanto una ola alla primavera, che sembrava non volesse più arrivare...finalmente!!!!
E poi ci sarebbe una piccola novità: finalmente anche io sono una lavoratrice!!!! Finalmente mi si è presentata una splendida occasione, dopo tanti mesi passati alla ricerca di un impiego, quando ormai non ci speravo neanche più, è arrivata la telefonata che tanto aspettavo!!! Questa è la terza settimana, per il momento niente di certo, ma speriamo bene... Voi le incrociate le dita per me????? Il tempo per cucinare e pasticciare si è drasticamente ridotto, purtroppo, ma sono felicissima!!!! Finalmente tiro un sospiro di sollievo e mi godo la primavera, nel migliore dei modi!!!!


Biscotti alle mandorle e ciliegie candite
Ingredienti:
225 gr di farina
100 gr di zucchero
1/2 cucchiaino di lievito
40 gr di burro
2 uova
50 gr di mandorle tritate grossolanamente
10 ciliegie candite

Accendere il forno a 190 °C.
Sminuzzare le ciliegie candite e tenerle da parte.
In una ciotola setacciate la farina con il lievito.
A parte lavorare il burro con lo zucchero, unire le uova e mescolare. Incorporare il composto di burro, zucchero e uova agli ingredienti secchi. Impastare velocemente e infine aggiungere le mandorle tritate e le ciliegie. Dividete la pasta ottenuta a metà, create 2 filoncini lunghi circa 30 cm e adagiateli su una teglia rivestita con carta forno, distanziandoli bene fra loro. Infornate per 20/25 minuti. Sfornate i rotolini e lasciateli raffreddare per 15/20 minuti. Quando saranno quasi freddi, con un coltello seghettato, affettateli, creando delle fettine spesse 1 dito, che disporrete sulle teglie, Infornate nuovamente per 10 minuti, abbassando la temperatura del forno a 170 °C. Quando i biscotti iniziano a dorarsi in maniera omogenea, tirateli fuori e lasciateli raffreddare.

07:29

Biscotti allo sciroppo d'acero e noci


Un po' di tempo fà, per una merenda romantica, ho preparato i pancakes alla mia dolce metà, con tanto di bottiglietta di sciroppo d'acero, per non farci mancare nulla! Stranamente (siamo un bel po' golosi entrambi) non ci è piaciuto molto sto sciroppo, anzi... Quindi mi sono ritrovata a doverlo consumare in maniera alternativa... Ho trovato questa ricetta, tratta da "Il Libro d'oro dei biscotti", in cui è necessaria una buona quantità di sciroppo d'acero, in sostituzione dello zucchero.
Veloci, semplici e friabili, ottimi per smaltire lo sciroppo d'acero!


Biscotti allo sciroppo d'acero e noci

ingredienti:
250 gr di farina
100 gr di farina di mais fioretto
1 cucchiaino di lievito
2 uova intere + 1 tuorlo
100 gr di noci tritate grossolanamente
125 ml di sciroppo d'acero
essenza di vaniglia (io ho messo un bel cucchiaio di scorza d'arancia grattugiata)

Scaldare il forno a 180 °C
In una ciotola, sbattere le uova, il tuorlo, lo sciroppo d'acero e l'essenza di vaniglia.
Unire la farina 00, la farina di mais e il lievito. Mescolare con un cucchiaio e unire le noci tritare. Impastate per far amalgamare completamente tutti gli ingredienti. Dividete la pasta in 2 e formate dei filoncini lunghi circa 25 cm. Posizionateli su una teglia rivestita con carta forno, distanziandoli fra loro perchè in cottura gonfieranno.
Fate cuocere i filoncini per 25/30 minuti. Sfornate, lasciateli intiepidire, poi affettateli con un coltello a lama seghettata. Disporre le fettine su una teglia e infornare a 150°C, per altri 10/15 minuti. I biscotti dovranno dorarsi leggermente.

06:46

Torta Paradiso e... urgente consiglio!


Confesso, quando ho visto la pubblicità della nuova Enciclopedia di pasticceria dell'Accademia Maestri Pasticceri Italiani, non ho resistito, ho comprato subito il primo volume! L'ho già sfogliato una marea di volte e ho deciso di aprire le danze con un classico: la torta paradiso! Il risultato: una torta delicata e soffice, dal fresco sapore di limone e vaniglia! Questa volta però vorrei evitare di esaltarmi come al solito, devo testare altre ricette per capire se davvero vale la pena continuare nell'acquisto dei volumi o meno. Anzi, se qualcuno di voi ha acquistato il primo volume mi piacerebbe sapere cosa ne pensa. Vale la pena completare l'enciclopedia?
Ma passiamo alla ricetta...


Ciambella paradiso (pag. 40 del volume "torte e crostate")
ingredienti:
4 uova
75 gr di burro
150 gr di zucchero semolato
1/2 bacca di vaniglia
1/2 limone non trattato
150 gr di farina 00
75 gr di fecola di patate
1/2 bustina di lievito per dolci
sale

Separate i tuorli dagli albumi, tenendo da parte 2 albumi.
In una ciotola mettete il burro morbido, 75 gr di zucchero semolato, la polpa di vaniglia incisa e raschiata e mescolate bene il tutto.
Unite i 4 tuorli, uno alla volta, mescolando bene fino a quando avrete ottenuto un composto liscio e senza grumi; unite infine la scorza grattugiata di limone.
In un'altra ciotola, mettete gli albumi tenuti da parte e montateli a neve ben soda con un pizzico di sale; quindi unite lo zucchero rimanente.
Setacciate a parte la farina con la fecola di patate e il lievito e uniteli al composto con i tuorli; aggiungete poi gli albumi montati e mescolate dal basso verso l'alto, facendo attenzione a non smontare il tutto.
Prendete uno stampo da ciambella del diametro di 22 cm (io ho utilizzato uno stampo rettangolare), ungetelo con il burro , infarinatelo e versatevi il composto. fate cuocere nel forno già caldo a 180 °C per 45/50 minuti.
Una volta cotta, fate raffreddare la ciambella prima di sformarla su un piatto da portata; infine spolveratela con zucchero a velo.