10:08

Friutcake alla mia maniera.

Buongiorno!!! Se dovete ancora smaltire canditi, frutta secca o disidratata, avanzi delle feste natalizie insomma, questa è la ricetta che fa al caso vostro... si tratta di una torta, una sorta di fruitcake, che però rimane leggermente umido. Ha conquistato un po' tutti, infatti è stata spazzolata in una giornata!!!

Friutcake alla mia maniera.
Ingredienti per l'impasto:
180 gr di burro a temperatura ambiente
170 gr di zucchero di canna
200 gr di farina
200 gr di mandorle con la pellicina
4 uova
3 cucchiai di miele
un pizzico di sale



la frutta:
250 gr di fichi secchi
200 gr di albicocche disidratate
100 gr di uvetta sultanina
100 gr di uva del Cile
100 gr di arancia candita
200 gr di canditi misti (le ciliegie sono indispensabili)
una stecca di vaniglia
250 gr di acqua calda
1 bicchierino di rum


La frutta: tagliate tutta la frutta a pezzetti e riponetela in una ciotola capiente munita di coperchio, coprite con l'acqua calda e il rum. Incidete la bacca di vaniglia, prelevatene i semi e inserirli nella ciotola. Mettere anche il baccello. Chiudete bene la ciotola e agitate un po', in modo da far mescolare tutta la frutta.
Lasciate macerare per tutta la notte, riponendo la ciotola in frigo o comunque in un luogo fresco.

Il giorno dopo preparate l'impasto della torta: Accendere il forno a 150 °C.
Lavorare il burro morbido e lo zucchero con uno sbattitore, unite le uova, una alla volta, il miele, le mandorle, la farina setacciata ed infine un pizzico di sale.
mescolate il tutto con una spatola ed unite delicatamente la frutta e il succo in cui ha riposato.
Amalgamare bene e versare l'impasto in una tortiera da 24 cm di diametro, imburrata ed infarinata (io ho utilizzato uno stampo a cerniera, che facilita di gran lunga la vita).
Infornare (forno statico) per 1 ora e 20 minuti . Io l'ho fatta cuocere per 1 ora e qualche minuto, ho provato ad infilare la lama del coltello ed era cotta. Consiglio, trascorsa 1 ora di cottura, di controllare perchè i tempi possono variare da forno a forno.



10:55

Le frittelle...è uno spettacolo prepararle!!!

Rieccomi!!! ho scoperto che adoro fare le frittelle... In occasione della raccolta "A carnevale ogni ricetta vale" di Carolina, ieri mi sono messa a fare le frittelle, non le avevo mai preparate prima anche perchè in casa mia si frigge una volta all'anno e mia madre diventa cianotica appena sente la parola "friggere". Ho aspettato che lei uscisse per andare al lavoro e mi sono messa all'opera... ho provato a farle in 2 diversi modi, mi sono divertita un sacco ma poi mi è toccato pulire la cucina da cima a fondo per eliminare ogni traccia... Come ricompensa mi sono pappata mezzo vassoio di frittelle!!! ricapitolando, con queste 2 ricette partecipo alla meravigliosa raccolta di Carolina:


Frittole all' uvetta
Ingredienti:
400 gr di farina 00
80 gr di uvetta
3 uova
latte q.b.
50 gr di zucchero
1/2 bicchiere di rum
1 bustina di lievito in polvere
1 cucchiaino di cannella in polvere
pizzico di sale
Inoltre:
olio per friggere e zucchero semolato



Mettere a bagno l'uvetta in acqua tiepida.
Intanto, in una ciotola, mescolate farina e lievito setacciati, sale, cannella e zucchero. Unite il rum e le uova e mescolate con le fruste. Quando tutti gli ingredienti sono ben amalgamati, unite il latte in quantità sufficiente ad ottenere una pastella abbastanza densa (tirando su le fruste, deve rimanere un po' di pastella su di esse ma non "filare" eccessivamente). Unire l'uvetta ben strizzata e mescolare. Intanto fate scaldare abbondante olio di semi, quando questo sarà ben caldo versarvi direttamente la pastella, aiutandosi con un mestolino o 2 cucchiai. Lasciate dorare le frittelle in modo uniforme, girandole di tanto in tanto. Quando saranno belle dorate, tiratele su con un mestolo forato, scolatele bene dall'olio in eccesso e trasferitele su un vassoio ricoperto con carta assorbente. Subito dopo passatele nello zucchero (la ricetta diceva di passare direttamente le frittelle nello zucchero semolato, senza prima appoggiarle sulla carta, l'ho fatto ma le frittelle rimanevano unte e lo zucchero si sporcava dopo ogni frittella. Dopo la seconda frittella ho iniziato ad appoggiarle prima sulla carta e poi nello zucchero, rimangono decisamente meno unte).
mettete le frittelle a tavola e...divertitevi!!!!



Frittelle al cacao
Ingredienti:
500 gr di farina 00
2 cucchiai di cacao
4 uova
400 ml di latte
1 bustina di lievito in polvere
1 bustina di vanillina
150 gr di zucchero
pizzico di sale
Inoltre:
olio per friggere
zucchero a velo per servire


Mettete l'olio in una casseruola a bordi alti e scaldatelo a fuoco moderato.
In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto leggermente spumoso. Aggiungere la farina setacciata con il cacao e il lievito, il sale e la vanillina. Infine incorporate il latte. Mescolate con cura.
Quando l'olio sarà abbastanza caldo (provate a versare un pochino di impasto per controllare se è caldo), prelevare la pastella con un cucchiaio e versarla direttamente nella casseruola. Girare le frittelle per farle dorare in modo uniforme. Quando saranno belle gonfie, scolatele con un mestolo forato e adagiatele su un vassoio ricoperto con carta assorbente. Lasciatele intiepidire e spolveratele con lo zucchero a velo (io le ho passate nello zucchero semolato perchè ci piacciono di più).
Appena tiepide sono strepitose!

10:35

Anzac




Questi biscottini sono tipicamente australiani e si preparano in occasione dell'Anzac Day, commemorazione che si svolge appunto in Australia e Nuova Zelanda, in memoria dei caduti.
Anzac è infatti l'acronimo di Australia and New Zealand Army Corps.
Vengono preparati con pochi ingredienti e non vi sono uova. Il risultato è un biscotto friabile e gustoso, non pesante e un po' rustico. Li consiglio vivamente. Questa ricetta è tratta da "I biscotti più buoni del mondo-vol.1"

Anzac
Ingredienti:
75 gr di fiocchi d'avena
120 gr di farina di cocco
150 gr di farina 00
70 gr di zucchero
150 gr di burro
1 cucchiaio di sciroppo di mais chiaro (omesso)
1 cucchiaino di bicarbonato
sale
*io ho aggiunto anche una puntina di lievito in polvere

Preriscaldare il forno a 150°C.
Mescolare avena, cocco, farina, zucchero, lievito e sale. Unire il burro a tocchetti.
A parte miscelate il bicarbonato e lo sciroppo di mais chiaro con 2 cucchiai di acqua calda e unite al resto degli ingredienti.
Mescolate il tutto, facendo in modo che il burro si amalgami completamente al resto degli ingredienti. Prelevate, con 2 cucchiai, un po' di impasto e formate dei mucchietti su una teglia rivestita con carta forno. Infornate per 12/15 minuti fino a doratura.

13:28

Il fascino dei...kumquat!!!!

Di recente mi sta succedendo una cosa strana: quando vado a fare la spesa, rimango imbambolata per lungo tempo davanti agli scaffali, mi perdo ammirando le vagonate di prodotti che giacciono su di essi, immaginandomi cosa potrei preparaci...vedo che la gente mi guarda stranita, pensando magari che io sia una terrorista che sta solo decidendo dove piazzare l'ordigno, ma non riesco a non farlo! Quel che è peggio è che mi capita spessissimo di comprare cose senza sapere cosa potrei farmene...questo è quello che mi è successo quando, davanti al banco dell'ortofrutta, ho visto i mandarini cinesi!! Che carini, così piccoli e colorati (come i bambini insomma), profumati e un po' inusuali...mi hanno conquistata insomma (mamma mia come sono facile da conquistare) ho riempito un sacchettino e me li sono portati a casa! Poi, a mente lucida, mi son detta: "e mò che ci faccio???"...alla fine li ho canditi, ma ancora sto decidendo che farci...

Kumquat (mandarini cinesi) canditi

Ingredienti:
125 ml di acqua
100 gr di zucchero
40 gr di glucosio
300 gr di mandarini cinesi

Ho lavato bene i mandarini e li ho tagliati a metà, eliminando gli eventuali noccioli.
In una pentola a fondo spesso ho messo acqua, zucchero e glucosio e, a fuoco moderato, ho aspettato che spiccasse il bollore.
Appena l'acqua inizia a bollire, versate i mandarini, mescolando con un cucchiaio di legno.
Lasciar candire, a fuoco medio, per 10/15 minuti, girando di tanto in tanto.
Quando i mandarini diventano belli lucidi tirarli fuori con una schiumarola e adagiarli su un piatto, separando ogni pezzetto. così si asciugheranno perfettamente senza appiccicarsi fra loro.
Si conservano in frigorifero (sinceramente non so per quanto tempo).

Appena si sono raffreddati li ho assaggiati... sono buonissimi anche così! Ho fatto bene a farmi conquistare...

Se si vogliono conservare a lungo, si possono mettere in barattoli di vetro coperti con lo sciroppo di cottura, chiudendo bene i tappi e capovolgendo i barattoli, fino a completo raffreddamento. Quando si sono raffreddati, riporli in un luogo fresco.



20:15

Tortini con pesce spada affumicato e zucchine.


Ogni tanto mi impegno a cucinare qualcosa di salato, altrimenti mi viene il diabete...
In realtà non me la sento di fare l'elenco degli ingredienti, è una ricetta talmente banale che riassumo brevemente cosa ho fatto:
ho scaldato un filo d'olio in una padella con un rametto di rosmarino e un pezzetto di peperoncino. Appena l'olio è diventato un po' caldo ho eliminato entrambi e ho messo 3 zucchine tagliate a tocchetti nella padella. Sale. Dopo 10 minuti, quando erano belle rosolate, le ho tolte dalla padella.
In una ciotola ho sbattuto 5 uova con 1 bel bicchiere di latte, un goccio di olio e uno di panna, un'altro pizzico di sale e ho unito 4 fettine di pesce spada affumicato tagliato a striscioline. Ho unito le zucchine, ormai tiepide, ho versato il composto negli stampini e ho infornato a 200 °C per 18/20 minuti.
Sinceramente è stata pura sperimentazione, mi aspettavo una cosa immangiabile, invece l'abbinamento zucchina-pesce spada affumicato non è dispiaciuto affatto a noi!!!
Buona serata,Isabel.

11:42

Premio...

Ho ricevuto un bel premietto da Maya, che ringrazio tantissimo!


So che dovrei nominare 4 blog a cui assegnare questo premio ma mi sento di donarlo a 5 magnifici luoghi gustosi:

Virginia
Alex e Mari
Micaela
onde99
sweetcook

Alla prossima, bacioooo!

20:26

Nodi al cioccolato e arancia

Ma buonasera! Distrattamente, oggi pomeriggio, sfogliando uno dei tanti libri di cucina che popolano la mia casa, mi sono soffermata su questi biscotti, pensando:"Io li ho già mangiati da qualche parte, me li ricordo, erano anche buoni... Bho!". Poi l'illuminazione: ma li ho fatti per Natale, da regalare ad una mia amica! Ovvio che li ho già visti... E voi starete pensando che sono completamente lesa, si forse un po' si, ma una piccola giustificazione c'è: il mio Dolcetto mi ha regalato una fantastica digitale che ha subito rimpiazzato lo scassone con cui mi arrangiavo ultimamente e questi biscottini giacevano ancora nella vecchia digitale, in attesa di essere scaricati... Dai sono perdonata???? Giuro che un po' di cervello ancora mi è rimasto...



Nodi al cioccolato e arancia

dal Libro d'oro dei biscotti
Ingredienti:
per i biscotti:
450 gr di farina
2 cucchiaini di lievito
180 gr di burro
100 gr di zucchero
1 uovo
60 gr di cioccolato fondente grattugiato (omesso)
1 cucchiaio di scorza di arancia grattugiata
1 pizzico di sale
per la finitura:
cioccolato fondente fuso

Lavorare il burro e lo zucchero. Incorporare l'uovo e mescolare. Aggiungete il cioccolato grattugiato (omesso) e la scorza di arancia. Incorporate infine la farina setacciata con il lievito ed il sale. Lavorate il composto fino ad ottenere una pasta soda. Formate dei rotolini di pasta che abbiano il diametro di circa 1/2 cm e una lunghezza di circa 20 cm e intrecciateli, unendo le estremità. Trasferite i biscotti su una teglia rivestita con carta forno ed infornateli a 180 °C per 10/12 minuti. Quando saranno cotti, tirateli fuori dal forno e lasciateli raffreddare. Quando ormai i biscotti sono freddi, intingeteli nel cioccolato fondente fuso e sistemateli su una gratella.
Gustateli a colazione o a merenda, sono buonissimi!!!!

17:48

Torta-budino cacao e pere

Non ne posso più, davvero sono stanca...ma l'inverno ha intenzione di durare in eterno?!? Io odio il freddo, i geloni mi perseguitano per mesi e l'influenza mi becca almeno 3 o 4 volte... Sto pensando seriamente di trasferirmi in Africa!!! l'unico modo che ho di consolarmi secondo voi quale potrebbe essere??? ma ovviamente un dolcetto!!!! mumble mumble... dai, preparo la torta budino con il cacao e le pere che mi piace tanto!! Si tratta di una ricetta "povera" che in realtà è ricchissima nel gusto e nella consistenza, è una sorta di torta paesana ma arricchita di pere, che deve rimanere morbidina all'interno... Io la mangio sempre tiepida, vi assicuro, è buonissima!


Torta-budino cacao e pere
Ingredienti:
1 litro di latte appena tiepido
130 gr di zucchero
1 uovo
250/300 gr di avanzi secchi (biscotti,ritagli di torta,pane bianco, cracker...)
40 gr di burro fuso
2 cucchiai abbondanti di cacao in polvere
2 pere medie
3 cucchiai di rum
Cioccolato grattugiato per guarnire (facoltativo)

In una ciotola capiente versare il latte, unire gli avanzi secchi e lasciare riposare, fino a quando il tutto non sarà diventato un po' "pappetta".
Nel frattempo sbucciate e tagliate a tocchetti le pere. Tenere da parte.
Nella ciotola con il latte, aggiungere lo zucchero, l'uovo, il burro fuso, il cacao e il rum.
Mescolare bene e aggiungere le pere. A questo punto versate il composto in una tortiera, adagiate quest'ultima in un'altra teglia riempita con 2 dita di acqua e infornate a 160°C per 1 ora abbondante (io vado un po' a occhio, sopra deve formarsi la crosticina ma quando muovete la teglia, la torta deve risultare un po' tremolante).
Appena è pronta, tiratela fuori dal forno e spolveratela con un po' di cioccolato grattugiato.

18:05

Pranzetto sciuè sciuè...per sopravvivere!

...che settimanina ragazzi!!!! Puff... perdonate la mia assenza, ma ho avuto una settimana snervante, anzi da dimenticare! Vabè... lasciamo perdere va...
Come molti di voi avranno notato, non sono afferatissima con le preparazioni salate, diciamo che con i dolci mi destreggio decisamente meglio, però ogni tanto ci vuole...bisognerà pur mangiare no?!?
Proprio per questo bisogno di sopravvivenza è saltato fuori questo...


...una torretta di patate, mozzarella e prosciutto cotto! Quasi quasi mi vergogno, però dal momento che le ricettine salate su questo blog si contano sulle dita di una mano, non potevo non postarla.
Ho semplicemente affettato delle patate con la mandolina, sottilissime. Ho appoggiato un coppapasta su una teglia e ho proceduto intervallando fettine di patate, mozzarella, prosciutto cotto a cubetti, facendo un giro di olio, sale e pepe su ogni stato di patate. In forno per 20/25 minuti a 200 °C e via... filante, confortante, gustosa!
A presto, Isabel!

13:18

Biscotti al vino e uvetta.


Durante le feste litri e litri di vino scorrono sulle nostre tavole, tutti allegrotti e con il naso rosso festeggiamo per ore e ore seduti a tavola... Menomale che è finita!!!!
Non per cattiveria, davvero, ma dopo un po'...
Comunque, qualche goccia di vino è avanzato e noi non siamo dei gran bevitori, per questo ho scovato questa ricetta, dal "Libro d'oro dei biscotti".
Sono profumati e friabili, un po' rustici; l'uvetta sta benissimo con il lieve sapore del vino che si percepisce appena...insomma riciclaggio riuscito!

Biscotti al vino e uvetta.
Ingredienti:
90 gr di uvetta
225 gr di farina 00
1 cucchiaino di lievito in polvere
100 gr di zucchero
60 gr di burro
1 uovo leggermente sbattuto
3 cucchiai di vino bianco
scorza grattugiata di un limone (io ho usato 1 arancia)
un pizzico di sale

far ammorbidire l'uvetta in un po' di acqua tiepida per 10 minuti.
In una ciotola setacciate la farina con il lievito e aggiungete il sale. Unite lo zucchero e il burro, lavorando con le dita per ottenere un impasto sabbiato. Incorporate l'uovo, il vino e la scorza grattugiata del limone. Impastate e aggiungete l'uvetta scolata ed asciugata. Formate una palla che andrà avvolta nella pellicola e riposta in frigo per 30 minuti. Accendete il forno a 200 °C.
riprendete la pasta e stendetela con il mattarello, raggiungendo uno spessore di 1/2 cm. ritagliate i biscotti, disponeteli su una teglia rivestita con carta forno e infornate per 12/15 minuti, fino a doratura.

07:51

Il primo premio del 2009.

Oggi ritiro con molto piacere il primo premio del 2009, donatomia dalle gemelline Manu e Silvia di Spizziche & Bocconi e da Michela di Pepe e Peperoncino.
Grazie , grazie, grazie!


Io lo giro a:
Salsadisapa
Sara
Micaela
Brii
Lenny
Snooky Doodle

Un bacione, a presto!

13:24

Crème brulée (dal Larousse des Desserts de P.Hermé)... copiata spudoratamente!

Oggi niente di complicato, promesso! Qui a Milano sta venendo giù tanta di quella neve... Tutti a casa, bloccati da circa 60 cm di neve, con le strade impraticabili e un freddo tremendo... Quale occasione migliore per preparare un dolcetto per la merenda, magari qualcosa di caldo per scaldare gli animi?!? Mi ritorna in mente la créme brulée che mangiai qualche tempo fa a Livigno, in una trattoria accogliente e tradizionale. Non l'avevo mai assaggiata prima, rimasi per un quarto d'ora ad occhi chiusi assaporando quella cremina con la crosticina calda e croccante, dall'intenso profumo di vaniglia, dolce e appagante... Dopo qualche ricerchina, trovo questa fantastica ricetta sul blog di una fatina, che nella preparazione di dolci ha davvero pochi rivali...Pinella! La ringrazio moltissimo per questa Crème brulée di Hermé, trascrivo pari pari la sua ricetta.

Crème brulée
(dal Larousse des Desserts de P.Hermé)



Ingredienti:
500 gr di latte intero
500 gr di panna liquida fresca
9 tuorli
180 gr di zucchero semolato
una mezza bacca di vaniglia

Per la fase brulée: zucchero di canna

Aprire la mezza bacca di vaniglia in due, per il lungo, e immergerla nel latte mischiato alla panna. Portare al bollore, spegnere e lasciare in infusione per circa un'ora. Passare al setaccio il composto. Montare leggermente a spuma i tuorli con lo zucchero, poi versare il melange latte-panna a poco a poco. Setacciare ancora.Versare la crema nei contenitori in porcellana. Passare in forno a 130°C fino a che la superficie è morbida ma non troppo tremolante al tatto. Circa 50 minuti. Far raffreddare a temperatura ambiente. Poi, mettere tutto in frigo per almeno 3 ore. Asciugare con un fazzolettino di carta la superficie del dessert, distribuire due cucchiaini di zucchero di canna e far caramellare bene con uno degli attrezzini appositi.

20:39

E rimani così, intontito a guardare qualcosa che forse... non potrai raccontare....


...è bastato un morso per capirlo, un solo attimo per innamorarmene, un minuto per arrivare alla conclusione che... adoro il Pan di Spezie, in particolar modo quello di Ducasse, anzi, per essere proprio precisi del pasticciere Frédéric Robert.
La preparazione è un po' inusuale, richiede la preparazione di una pasta che deve riposare in frigo 2 giorni, alla quale poi vanno addizionati altri ingredienti. Unica nota dolente per qualcuno:è richiesto l'uso del glucosio, di difficile reperibilità (tanto difficile che mi è toccato comprarne un secchio da 10 Kg in un ingrosso di alimentari e ora sto cercando in tutti i modi di farlo fuori...).
Anzi, tanto che ci sono, vi chiedo gentilmente: se qualcuno ha qualche suggerimento per smaltirlo sono qui...vi prego!!!!!
Comunque, torniamo al cake: è di una bontà indescrivibile, profumato, dal sapore pungente ma avvolgente...passatemi il termine... insomma se avete a disposizione il glucosio vi prego di provarlo!

Le dosi sono per 2 o 3 cakes (dipende dalla dimensione degli stampi)
Cake "pan di spezie"
Ingredienti per la pasta di base:
240 ml di latte intero
8 gr di anice stellato
8 gr di cannella
400 gr di farina di segale*
430 gr di miele di castagno
210 gr di glucosio
*ho provato anche a prepararlo con 250 gr di farina di grano saraceno e 150 gr di farina integrale al posto di quella di segale ed è ottimo)
Ingredienti supplementari:
130 gr di farina 0
27 gr di lievito in polvere
265 gr di uova (circa 5)
210 gr di burro a pomata
13 gr di sale
8 gr di "4 spezie"
530 gr di marmellata di arancia



Preparazione della pasta di base:
portare a ebollizione il latte con l'anice stellato e la cannella. Lasciare in infusione facendo intiepidire, passare al colino e tenere da parte.
In una ciotola, impastare farina di segale con miele, glucosio e latte.
Fare riposare la pasta per 2 giorni in frigorifero, coprendo con pellicola.
Finitura e cottura:
preriscaldare il forno a 170 °C ventilato.
setacciare la farina 0 con il lievito. Lavorare il burro a pomata con il sale.
Prendere la pasta di base e incorporarvi la miscela di farina e lievito. unire un uovo alla volta, poi il burro a pomata salato, mescolare bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Incorporare infine la marmellata di arancia e la miscela di spezie.
Imburrare 2 stampi da plumcake e versarvi l'impasto, riempiendoli per metà. Infornare per circa 50 minuti. Controllare la cottura con uno stecchino, che dovrà fuoriuscire pulito.
A cottura ultimata, far raffreddare i cakes su una gratella ed avvolgerli nella pellicola quando sono completamente freddi.

14:23

Torta rovesciata improvvisata!

Buongiorno! Oggi post velocissimo e ricettina altrettanto veloce da preparare ma di grande soddisfazione per il palato. Ottima a colazione o con un buon tè durante il pomeriggio. In realtà la ricetta base è quella di una torta soffice alla panna, che avevo trovato nel web moltissimo tempo fa, non ricordo di chi sia (non mi scrivo mai la fonte) ma è buonissima. L'ho arricchita con delle mele e cannella, in modo da ottenere una sorta di torta rovesciata!



Torta rovesciata improvvisata.
Ingredienti:
Per l'impasto:
250 g farina
3 uova
250 g zucchero
250 ml panna liquida fresca
2 cucchiaini di cannella
½ bustina di lievito
Inoltre:
5/6 mele Golden tagliate a dadini
zucchero di canna

Per l'impasto della torta:
Montare le uova con lo zucchero finchè non diventano gonfie e soffici; unire la panna e, poco alla volta, la farina setacciata con il lievito; aggiungere la cannella e mescolare bene. Tenere da parte.

In una tortiera foderata con carta forno ho versato un po' di zucchero di canna, in modo da ottenere uno strato uniforme. Ho sovrapposto i dadini di mela cercando di non lasciare buchi per non permettere all'impasto di scendere, coprendole durante la cottura. Versarvi sopra l'impasto e infornare a 175°C per 45/50 minuti. Togliere la torta dal forno, attendere una decina di minuti per farla intiepidire, successivamente "scaravoltarla" sul piatto da portata, togliendo delicatamente la carta forno. In superficie rimarranno così tutte le mele caramellate e sotto la pasta morbida della torta!

08:05

La cassata di casa mia...con dedica!

Il primo post del 2009 vorrei dedicarlo a una donna speciale, il punto fermo della mia vita.
La grinta che le ha permesso di non arrendersi mai, la forza con cui ha superato malattie e dispiaceri, la sensibilità con cui affronta il quotidiano, la testardaggine con cui si accaparra sempre la ragione, la simpatia con cui illumina le giornate di chi le vive accanto, il sorriso che accarezza il mondo, la pazzia, l'iperattività che la rende irraggiungibile, l'ironia che la rende affascinante, l'amore nei miei confronti che la rende indispensabile...
Dal momento che questa donna è soprattutto una palermitana doc, le dedico anche questa torta, che lei mi ha insegnato a preparare; è il nostro cavallo di battaglia, la torta che simboleggia le nostre feste, che ci unisce tutti intorno al tavolo e ci ricorda che in fondo siamo una splendida famiglia...
Ok, esaurita la mia dose di "mielosità" del 2009, passiamo alla torta in questione: LA CASSATA SICILIANA.



Un po' di storia
La nostra versione è decisamente più leggera e meno calorica, dolce sì ma non eccessivamente; inoltre non amiamo la pasta di zucchero quindi ne facciamo volentieri a meno. Si tratta di semplice Pan di Spagna, crema di ricotta zuccherata arricchita da cioccolato e canditi per decorarne la superficie. La ricotta dovrebbe essere solo e soltanto di pecora, freschissima, ma si fa un po' fatica a trovarla fresca e per non rischiare, preferisco usare della buona ricotta vaccina. La preparazione non è complicata, con qualche accorgimento e un po' di pazienza si ottengono risultati che non hanno nulla da invidiare a una cassata di pasticceria.
Prego a tutti i siciliani di non inorridire, ci permettiamo questa variante alleggerita solo perchè il piacere di mangiare la vera cassata siciliana lo abbiamo già avuto milioni di volte!
Via con la ricetta...

Ingredienti:
Per il Pan di Spagna:
6 uova
150 gr di zucchero
15o gr di farina
Per la bagna:
300 ml di acqua
200 ml di Vermouth
2 cucchiai di zucchero
Per la crema di ricotta:
1 Kg di ricotta vaccina
500 gr di zucchero
200 gr di gocce di cioccolato (qui andate un po' a occhio)
canditi misti tagliati a dadini (anche qui a piacere)
Per la finitura:
frutta candita di buona qualità
cioccolato grattugiato, mandorle a lamelle...

IMPORTANTE: la ricotta va fatta "decantare" (come dice mia zia) per permettere all'acqua di fuoriuscire e ottenere così una crema più compatta e facilmente lavorabile. Il giorno prima ho messo la ricotta in uno scola-pasta, appoggiato su una ciotola e riposto in frigo, coperta in modo che non fosse intaccata da nessun odore. Inoltre, per una torta più compatta e saporita, ho iniziato la preparazione un giorno prima, preparando il Pan di Spagna e procedendo all'assemblaggio della torta. Mi sono tenuta all'ultimo solo da ricoprire con la crema di ricotta bianca e guarnire con i canditi.


Preparare il Pan di Spagna: ho sgusciato le uova in una ciotola capiente, ho unito lo zucchero e ho iniziato a montare con le fruste elettriche, per una buona decina di minuti, fino a quando il composto non è risultato voluminoso, chiaro e spumoso. Ho aggiunto la farina poco per volta, con un setaccio, mescolando bene tra un'aggiunta e un'altra, con una spatola, muovendomi dal basso verso l'alto per non smontare il tutto. Quando tutta la farina è incorporata, versare il tutto in una tortiera da 28 cm di diametro dai bordi alto, imburrata ed infarinata. Infornare a 160°C per 35/40 minuti. Una volta cotto, toglietelo dallo stampo e fate raffreddare su una gratella.
Per la bagna: ho scaldato l'acqua con lo zucchero in una pentolino, fino a quando lo zucchero non si è completamente dissolto. Ho spento il fuoco, ho aggiunto il Vermouth e ho lasciato che si raffreddasse completamente prima di utilizzarla.
Per la crema di ricotta: una volta che la ricotta ha riposato nello scola-pasta e ha perso tutta la sua acqua, l'ho passata al setaccio (se lo fate, armatevi di tanta tanta pazienza) e ho aggiunto lo zucchero, mescolando energicamente con una frusta per permettere allo zucchero di sciogliersi. A questo punto ho diviso la crema in 2: personalmente vado a occhio, in pratica si deve tenere da parte un po' di crema bianca per ricoprire l'intera torta e l'altra parte sarà arricchita da cioccolato e canditi, per il ripieno.
Quindi ad una parte di crema ho aggiunto le gocce di cioccolato e i canditi a dadini.
Ho riposto in frigo entrambe, fino al momento dell'utilizzo.

Assemblaggio: Ho utilizzato una tortiera a cerniera da 24 cm di diametro.
Ho eliminato i bordi e la superficie dorata dal Pan di Spagna e l'ho tagliato a striscie spesse circa 1 cm. Con queste ho foderato il fondo e le pareti dello stampo, avendo cura di non lasciare buchetti. Ho bagnato il tutto con abbondante bagna (il frigorifero tende a far seccare le torte umide, per questo abbondo sempre, anche se appena fatta sembra che sia troppo bagnata, poi risulta perfetta, compatta ma umida) e ho riempito con la crema di ricotta, cioccolato e canditi. Ho ricoperto la crema con altre striscie di pan di Spagna e ho bagnato anche loro.
Come dicevo, questa operazione l'ho fatta il giorno prima. Il giorno dopo l'ho "scaravoltata" su un piatto da portata e l'ho ricoperta, sia in superficie che sui bordi, con la crema bianca che avevo tenuto da parte. Lateralmente, una volta l'ho ricoperta con cioccolato fondente grattugiato e una volta con mandorle a lamelle, mentre sulla superficie mi sono divertita con dei fantastici canditi che compro dalla mia "pusher" di fiducia al mercato.

Spero di essere stata chiara e precisa. Mi rendo conto che è una torta un bel po' calorica, ma a Natale o a Capodanno non si bada alle calorie...
Una volta si può anche sgarrare. Rimane molto meno stucchevole della versione tradizionale, diciamo che è quasi una versione light, che può essere preparata anche in versione monoporzione. Provateci e fatemi sapere!